Multati di 600 euro a Rimini per aver affisso manifesti su iniziativa benefica per Gaza
La rabbia del collettivo nei confronti del Comune di Rimini: "La solidarietà con la Palestina non si attacca

Sanzionati di 600 euro per aver affisso tre locandine di carta con del nastro adesivo ad altrettanti bidoni in piazza Pascoli a Rimini. A denunciare il fatto è Casa Madiba Network che se la prende con il Comune di Rimini: “non hanno cose più importanti da fare? Un episodio che ci ha lasciati tanto increduli quanto arrabbiati”.
I fatti sono avvenuti nella giornata di venerdì 17 gennaio, i volantini in questione pubblicizzavano un’iniziativa benefica in favore del popolo palestinese. “Forse – scrive il collettivo in una nota stampa – a non essere gradita ad alcuni è la solidarietà con la Palestina“. I manifesti affissi sponsorizzavano la prima edizione del festival Al-Miftah, “che in maniera totalmente indipendente – dichiara Casa Madiba – ha portato a Rimini artisti da tutta Europa e dalla Palestina per una due giorni aperta a tutti. Molti degli artisti hanno rinunciato al loro cachet perché tutto il ricavato andasse devoluto a progetti di cooperazione in Cisgiordania e Gaza”. Ironia della sorte proprio oggi abbiamo inviato l’ultima parte delle donazioni”.
“In tutti questi mesi – continua la nota stampa – abbiamo fatto il possibile per impedire che calasse il silenzio sul genocidio in atto a Gaza. Abbiamo provato ripetutamente a sollecitare il comune di Rimini al riguardo. Se quest’ultimo pensa di aver fatto abbastanza facendo una proiezione, sempre su nostra proposta, sulla rocca malatestiana o approvando un pavido ordine del giorno in consiglio comunale… beh si sbaglia. Da mesi infatti attendiamo la lista di aziende e istituzioni israeliane che collaborano con l’amministrazione. Da mesi chiediamo che la fiera interrompa rapporti commerciali con aziende israeliane. Mentre il governo Meloni viola i trattati internazionali dichiarando che non arresterà il criminale di guerra Benjamin Netanyahu, la polizia municipale di Rimini non ha altro da fare se non provare ad intimidire un’esperienza politica e culturale del territorio“.
L’invito che rivolge il collettivo a chi di competenza “è quello di annullare le multe che tra l’altro sono state inviate all’inesistente associazione Casa Madiba. Da parte nostra assicuriamo tutti, anche l’amministrazione comunale e le sue zelanti forze del disordine, che stiamo già lavorando alla seconda edizione del festival e che non smetteremo di certo di portare avanti tutte le nostre altre iniziative per una Palestina Libera e di lasciare messaggi di solidarietà per le strade di questa città”.