Muoversi per vivere meglio, unirsi per non restare in silenzio: il flash mob dell’estate riminese

Alla Spiaggia Libera Tutti un doppio appuntamento tra salute e solidarietà: pausa attiva e testimonianza per Gaza

A cura di Redazione
07 agosto 2025 11:32
Muoversi per vivere meglio, unirsi per non restare in silenzio: il flash mob dell’estate riminese -
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Riscoprire insieme il valore del movimento con le pause attive: un gesto semplice ma con un impatto significativo e trasformativo, che rompendo la sedentarietà a scuola, al lavoro e in ogni contesto quotidiano, migliora il nostro benessere, la nostra salute e quello della comunità.

E’ il messaggio, forte e chiaro, che accompagna il Flash Mob ‘Libera tutti con la pausa attiva’ in programma martedì 12 agosto, alle ore 18, a Rimini, alla Spiaggia Libera Tutti (largo Ruggero Boscovich) organizzato da Ausl Romagna – Distretto di Rimini e Università di Bologna (Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie e Dipartimento di Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita) in collaborazione con l’Associazione Movimento Centrale Danza & Teatro.

L’intento dei promotori dell’evento (sottotitolo: Brevi pratiche di quotidianità per stare bene), aperto a tutti, è quello di lanciare a pochi giorni dal Ferragosto un segnale sull'importanza del movimento per la salute delle persone (dress code consigliato: maglietta bianca). Durante il Flash Mob (sarà presente anche Francesca Bravi, Direttrice Sanitaria Ausl Romagna) si sperimenterà insieme una pausa attiva semplice e accessibile a tutti.

Perché partecipare?

  • Per migliorare salute e benessere, anche solo 3 minuti di movimento contano
  • Per promuovere una cultura del movimento inclusiva e quotidiana
  • Per divertirsi insieme in una cornice estiva e informale

Le pause attive o Physical Active Breaks sono brevi intervalli di movimento (3-10 minuti) pensati per contrastare la sedentarietà, ovvero lo stare seduti, un fattore di rischio sempre più diffuso e indipendente dall’attività fisica. Non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) aggiornando nel 2020 le linee-guida sull’attività fisica raccomanda a tutti (grandi e piccoli, sani e malati) di muoversi (ogni movimento conta), anche pochi minuti possono avere effetti significativi sulla salute.

“Si tratta di indicazioni riprese anche dal Ministero della Salute italiano nelle sue linee di indirizzo sull’attività fisica – sottolinea Laura Dallolio, professoressa associata all’Università di Bologna – che raccomandano di muoversi di più e stare meno seduti. In particolare, per gli adulti: almeno dopo 30 minuti in cui si è seduti, bisognerebbe alzarsi e fare una pausa attiva di 2-3 minuti, questo riduce la glicemia in soggetti adulti con o a rischio di malattie metaboliche quali diabete, sovrappeso, obesità, ipercolesterolemia. Ogni movimento conta, lo ricorda anche la locandina dell’iniziativa, lanciando un caloroso invito a riminesi e turisti a prendere parte al Flash Mob”.

Una linea umana per la fratellanza: un gesto collettivo contro il silenzio

Al termine del Flash Mob dedicato alle Pause Attive, si terrà un momento di solidarietà e denuncia per Gaza, con l’invito ai presenti a prendersi per mano, formando una lunga linea di corpi uniti, per rappresentare la fratellanza che ci lega al di là di ogni confine, come atto di umanità e testimonianza.

“Vogliamo proporre un’azione semplice, ma profondamente simbolica, per ribadire la nostra determinazione a non rimanere in silenzio di fronte all’orrore che sta colpendo Gaza – spiegano gli organizzatori - Vogliamo ricordare, con forza e dolcezza, che il corpo non è solo strumento di movimento o benessere, ma anche veicolo di messaggi, di relazioni, di pace. Perché rompere il silenzio? Perché il silenzio non è un’opzione di fronte a un genocidio. In quei territori oltre 17 mila bambini uccisi e il più alto numero di bambini amputati pro capite al mondo, con oltre 1.400 operatori sanitari e ospedali funzionanti solo al 30-50%. Il 70% della popolazione beve acqua non potabile e la malnutrizione è un’emergenza, visto che i lanci di generi alimentari dal cielo non sono sufficienti. Come si può capire, devastante è l’impatto sulla salute mentale, soprattutto sui bambini. Prevenire e denunciare è anche compito della medicina”.



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