Nessuno ti ha mai parlato di questa scoperta: la grotta romagnola dalle meraviglie nascoste

Scopri la Grotta del Re Tiberio a Riolo Terme (Emilia Romagna): archeologia millenaria, speleologia e curiosità da brivido.

A cura di Redazione
30 luglio 2025 14:00
Nessuno ti ha mai parlato di questa scoperta: la grotta romagnola dalle meraviglie nascoste - Foto: ildirettore/Wikipedia
Foto: ildirettore/Wikipedia
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La Grotta del Re Tiberio, nell’area del Parco della Vena del Gesso Romagnola a Riolo Terme (RA), è uno dei luoghi più affascinanti e meno conosciuti dell’Emilia Romagna. Immersa in un paesaggio di calanchi gessosi, boschi di roverelle e sentieri panoramici, la grotta rappresenta un raro esempio di geosito e sito archeologico sovrapposti. Si tratta di una cavità carsica naturale formatasi nel gesso messiniano (7 milioni di anni fa), situata a 175 metri s.l.m., con uno sviluppo complessivo superiore ai 7 chilometri. Frequentata fin dall’Età del Rame, tra il 3000 e il 2000 a.C., la grotta fu utilizzata per riti religiosi e deposizione di resti umani e oggetti votivi. Anche in epoca romana si mantenne un certo culto legato alla cavità e alla sua posizione, forse associata alle divinità sotterranee o alle ninfe delle acque.

Oggi la Grotta del Re Tiberio è visitabile grazie a un suggestivo percorso attrezzato, dotato di passerelle metalliche che permettono di accedere in sicurezza alle zone principali senza alterare l’ambiente. Il visitatore può esplorare una parte del sistema ipogeo, osservando nicchie, vaschette rituali, colonne naturali e concrezioni, spesso illuminate con luci discrete che valorizzano l'effetto scenico della roccia gessosa. L’esperienza è quella di un vero e proprio museo del carsismo a cielo aperto, dove ogni parete racconta una fase della storia geologica dell’Appennino romagnolo.

Geologia millenaria in Emilia Romagna

L’intero complesso speleologico si inserisce in un sistema di cavità collegate tra loro: tra le più note, l’Abisso Mezzano, l’Abisso 50 e la Grotta Tre Anelli, che formano insieme una vera e propria “rete ipogea”. Le pareti interne della Grotta del Re Tiberio sono modellate da milioni di anni di erosione idrica: l’acqua piovana, infiltrandosi nel gesso solubile, ha creato gallerie sinuose, pozzi e sale naturali, alcune delle quali ancora percorse da piccoli corsi d’acqua attivi. Il fenomeno del carsismo gessoso è qui perfettamente visibile, con presenza di stalattiti, stalagmiti, lame di erosione e “fossili viventi” sotto forma di organismi adattati all’ambiente sotterraneo.

Gli scavi archeologici condotti tra il 1871 e il XX secolo, a partire dalle ricerche del geologo e patriota Giuseppe Scarabelli, hanno restituito reperti di grande valore, tra cui ceramiche, punte di freccia, raschiatoi, monili e ossa umane, databili dal III millennio a.C. fino all’Alto Medioevo. Questi reperti sono oggi conservati nei Musei Civici di Imola e nel Museo della Rocca di Riolo Terme, e testimoniano l’importanza simbolica e spirituale della grotta attraverso i secoli.

Itinerario, speleologia e curiosità finale

L’itinerario di visita si snoda attraverso ambienti di grande impatto visivo, come la cosiddetta “sala gotica”, una camera ipogea di circa 15 metri di diametro, con volte naturali e un parapetto che protegge i visitatori. Le vaschette rituali scavate nella roccia, presumibilmente per raccogliere acqua o offrire doni votivi, confermano l’antico uso cultuale del sito. Il clima interno è stabile, con temperatura attorno ai 12-15 °C e umidità elevata, ideale per osservare fenomeni geologici e biologici. Il silenzio assoluto, rotto solo dal gocciolio dell’acqua, accompagna ogni passo.

Il punto di accesso principale è situato in località Monte Tondo, nei pressi di Borgo Rivola. Qui si trova il Centro visite del carsismo e della speleologia, gestito dal Parco della Vena del Gesso Romagnola, che offre supporto scientifico e didattico per scolaresche, escursionisti e speleologi. Tra le attività proposte figurano laboratori di “citizen science”, corsi introduttivi alla speleologia, attività di riconoscimento pipistrelli e iniziative culturali con artisti ambientali.

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