Netanyahu accetta il piano Trump: “Ostaggi liberi in 72 ore, ma guerra se Hamas rifiuta”
Accordo su 20 punti: prigionieri palestinesi liberati, transizione di Gaza sotto guida Usa e Blair. Prime reazioni negative da Hamas, sostegno da Anp e otto Paesi arabi-islamici


Alla Casa Bianca, Benjamin Netanyahu ha dato il suo sì al piano proposto da Donald Trump per il futuro di Gaza e la liberazione degli ostaggi. Il premier israeliano ha confermato di accettare i 20 punti presentati dall’ex presidente statunitense, sottolineando che nelle prossime 72 ore potrebbero essere liberati tutti gli ostaggi israeliani in cambio della scarcerazione di 250 detenuti palestinesi.
Il piano prevede anche l’istituzione di un governo provvisorio per Gaza, sotto la supervisione diretta degli Stati Uniti e dell’ex premier britannico Tony Blair, con l’obiettivo di avviare una transizione politica che possa portare, a determinate condizioni, alla creazione di uno Stato palestinese.
Netanyahu ha però avvertito che se Hamas respingerà la proposta, Israele è pronto a “finire il lavoro” e portare avanti l’offensiva militare. In ogni caso, ha aggiunto il premier, lo Stato ebraico manterrà la responsabilità della sicurezza nella Striscia anche dopo la fine del conflitto.
Da Gaza sono arrivate le prime reazioni negative da parte del movimento islamista, che tuttavia non ha ancora comunicato una posizione ufficiale. La risposta formale è attesa nei prossimi giorni. Sul fronte internazionale, invece, il piano ha incassato l’appoggio dell’Autorità nazionale palestinese e di otto Paesi arabo-islamici, che lo considerano un possibile punto di svolta per la stabilizzazione della regione.