Maestro Santolini e i giovani del posto, binomio d’oro della Banda di Perticara. ‘Vera eccellenza in Valmarecchia’

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Banda di Perticara ARCHIVIO

La Valmarecchia è una terra ricca di storia, di musei e di cultura. Uno dei piccoli gioielli di questa terra si trova a Perticara, frazione di Novafeltria, dove la presenza di una miniera di zolfo ha dato origine, oltre che al museo minerario Sulphur, anche alla Banda dei minatori.
La storia della banda musicale dei minatori di Perticara risale ai tempi dei moti risorgimentali e ha avuto un inizio piuttosto movimentato. Nell’800 le bande musicali erano presenti in molte città e comuni della penisola e la loro attività era regolamentata dalla Congregazione degli Studi dello Stato Pontificio, la quale dopo i moti del 1831 attuò molte restrizioni, fra le quali il divieto per le bande di uscire dal proprio paese. Questo favorì il proliferare di bande in tutti i comuni in Italia e anche in Valmarecchia e nel 1860 fu costituito un primo nucleo bandistico a Miniera, costituito interamente dai minatori del luogo. Alla fine del secolo Camillo Masini creò invece una piccola banda a Perticara e la convivenza fra le due formazioni non fu facile e priva di rivalità. Fu solo nel 1929, dopo decenni di lotte e campanilismi, che le due bande furono unite in un unico corpo formato da 80 elementi e guidato dal Maestro Filidauro Tessitori. Cominciava così la gloriosa storia della Banda minatori di Perticara che sotto la rigida disciplina dei maestri che si sono susseguiti negli anni ha animato feste e sagre, accompagnato funerali (in queste zone fino a pochi decenni fa era impensabile un funerale senza la banda) e ottenuto premi e riconoscimenti.
I musicisti non erano retribuiti, anzi dovevano pagare di tasca loro gli strumenti, la manutenzione degli stessi ed eventuali trasferte. La banda svolse la propria attività con successo fino al 1964 quando la chiusura della miniera e il successivo trasferimento di lavoratori provocò la disgregazione anche dell’organico musicale. Fu la Pro loco del paese a salvare il complesso musicale nominando direttore il primo clarino della banda, Giovanni Evangelisti, con l’incarico di trovare nuovi elementi che rimpiazzassero i musicisti che si erano trasferiti altrove. A Perticara fu dunque istituito un corso musicale che ben presto diede nuova linfa alla banda facendola tornare così al suo massimo splendore arrivando a festeggiare nel 2010 150 di storia.
 Attualmente la Banda di Perticara conta circa trenta elementi, quasi tutti giovani e giovanissimi che provengono dai corsi di orientamento musicale, guidati dal maestro Ermes Santolini e ha varcato i confini della Valmarecchia esibendosi anche in Vaticano alla presenza di papa Giovanni Paolo II. Negli ultimi anni ha realizzato cinque cd musicali e continua ad avere un particolare occhio di riguardo per i giovani organizzando incontri e lezioni concerto nelle scuole per avviare nuove leve all’arte delle sette note.

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