La partita di calcetto finisce in rissa, prima botte da orbi e poi la coltellata: tutti a processo
Una partita di calcetto sfociò in una maxi rissa, conclusa da un accoltellamento. Una scena da far west che vide protagonisti un 26enne dominicano e tre napoletani, a processo a Rimini nei prossimi gi...


Una partita di calcetto sfociò in una maxi rissa, conclusa da un accoltellamento. Una scena da far west che vide protagonisti un 26enne dominicano e tre napoletani, a processo a Rimini nei prossimi giorni: padre e figlio rispettivamente di 23 e 48 anni, oltre a un 36enne. Lunedì 16 giugno 2014 il dominicano stava giocando una partita di calcetto nel campo di via Cerro a San Clemente, assieme ad altri sudamericani residenti in Valconca, durante uno dei tanti tornei estivi organizzati nei comuni del riminese. Il più giovane dei napoletani, sul posto per assistere alla partita, riconobbe il dominicano con il quale aveva avuto delle ruggini in passato. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, il giovane chiamò il padre con l'intento di regolare i conti. Il 26enne, che ancora indossava il completo da calcio, fu inseguito, fino al confronto avvenuto in un'area verde: una rissa che coinvolse anche il terzo napoletano, intervenuto in difesa del calciatore. Fu il sudamericano ad avere la peggio, colpito dal rivale al gluteo da un coltello, ma non solo. I suoi aggressori gli avevano procurato anche una sublussazione del dito di una mano e una contusione al braccio, dopo aver impugnato come armi una chiave inglese e un casco. Sul posto arrivò il personale del 118 e una pattuglia dei Carabinieri. Ricostruiti gli eventi, in quattro furono denunciati per rissa e porto abusivo di oggetti atti ad offendere.