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Incidente al poligono militare di Carpegna: soldatessa della Folgore colpita gravemente al volto dopo un'esplosione

Martedì mattina nel poligono militare di Carpegna, mentre era in atto un’esercitazione a fuoco con mortai, regolarmente programmata e propedeutica all’impiego operativo, un militare dell’Esercito effe...

A cura di Redazione
12 giugno 2018 18:41
Incidente al poligono militare di Carpegna: soldatessa della Folgore colpita gravemente al volto dopo un'esplosione -
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Martedì mattina nel poligono militare di Carpegna, mentre era in atto un’esercitazione a fuoco con mortai, regolarmente programmata e propedeutica all’impiego operativo, un militare dell’Esercito effettivo al 187° reggimento Paracadutisti “Folgore” è rimasta gravemente ferita. Lo annuncia una nota lo Stato Maggiore dell' Esercito.
Il personale militare sanitario presente sul posto, dopo aver stabilizzato la paziente, ha chiamato immediatamente i soccorsi del 118 che hanno provveduto al trasporto in elicottero presso l’Ospedale Civile “Le Torrette” di Ancona.
"L’Esercito – si spiega nella nota – ha immediatamente attivato le procedure per fornire tutto il sostegno necessario alla famiglia del militare e accertare le cause dell’incidente". La vittima, una soldatessa 27enne, originaria di Foggia, che a giudizio dei medici è in prognosi riservata ma non versa in pericolo vita, ha subito un trauma facciale con diverse fratture al volto e la  presenza di schegge. Era assegnata al reparto sanità e si trovava vicino all'ambulanza durante le esercitazioni. Per cause imprecisate, una scheggia derivante da un'esplosione l'ha raggiunta alla guancia destra. 
"Il ministro Trenta appresa la notizia del grave incidente esprime la sua vicinanza alla famiglia e alla Forza armata: seguirò personalmente l'evolversi della situazione". E' quanto si legge sul profilo Twitter del ministro della Difesa Elisabetta Trenta.
Il poligono militare di tiro di Carpegna, che appartiene al demanio militare dopo l'acquisto del terreno da privati e dal Comune circa 50 anni fa, è aperto dagli anni '60 all'interno di quello che oggi è il Parco Sasso Simone e Simoncello, per un'estensione di 2.500 ettari, e comprende anche il territorio toscano e della provincia di Rimini. La gente del paese, 1.700 abitanti, risente della presenza dei militari per tiri da mortaio distinti e frequenti.
"L'amministrazione comunale – spiega il sindaco Angelo Francioni – si è fatta portavoce delle esigenze della popolazione di interrompere l'arrivo dei militari e l'uso del poligono, perché la zona è a vocazione turistica, all'interno di un parco interregionale, che poco ha a che fare con l'attività militare. Ma gli appelli sono caduti nel vuoto. Torneremo a chiedere di cessare per sempre le esercitazioni militari – ribadisce il primo cittadino -. Non si può nemmeno dire che i militari portino benefici economici come un tempo, visto che ora ci stanno un giorno o due e se ne vanno, ruotando in continuazione.".

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