Fallimento Cattolica Calcio, Visino torna in pista: chiesto l'esercizio provvisorio per salvare titolo e categoria

Quale sarà il futuro del Cattolica Calcio sotto il profilo sportivo dopo il fallimento della società Giovane Cattolica decretato venerdì dal tribunale di Rimini accogliendo l’istanza della Banca Popol...

A cura di Redazione Redazione
26 luglio 2018 17:32
Fallimento Cattolica Calcio, Visino torna in pista: chiesto l'esercizio provvisorio per salvare titolo e categoria -
Condividi

Quale sarà il futuro del Cattolica Calcio sotto il profilo sportivo dopo il fallimento della società Giovane Cattolica decretato venerdì dal tribunale di Rimini accogliendo l’istanza della Banca Popolare Valconca? Ogni soluzione è aperta, anche che l’attività sportiva possa continuare mantenendo il titolo sportivo di Eccellenza: è l’auspicio del presidente Francesco Visino, che ha subito rassegnato le dimissioni ma che, pressato dai tifosi giallorossi che vedono in lui l'àncora di salvezza, insieme all’amministrazione comunale sta lavorando alacremente per salvare il salvabile. Per mantenere il titolo di Eccellenza – come accaduto altre volte in passato, ad esempio a Rimini – verrà richiesto al tribunale l’esercizio provvisorio e nel frattempo dovrà costituirsi una nuova società che partecipi all’asta per rilevare il titolo sportivo. Una strada difficile, molto difficile: non è affatto detto che il tribunale lo conceda; in secondo luogo i tempi sono molto stretti ristretti e infine occorre anche il parere favorevole della Federcalcio.
In caso contrario, la nuova società che si formerà potrà chiedere una nuova affiliazione alla Federcalcio sperando di poter ripartire non dalla Terza categoria come di solito avviene, ma almeno dalla Prima categoria.
Intanto i giocatori sono liberi e volendo possono accasarsi altrove. Su qualcuno ha già messo gli occhi qualche club, ma è possibile che stiano tutti alla finestra aspettando gli eventi, come loro richiesto da Visino e dagli altri dirigenti che loro malgrado sono stati travolti dalla bufera.
“Io ed altri amici dirigenti ci limitavamo alla ricerca degli sponsor per pagare i giocatori – spiega Visino – era questo il nostro compito mentre di settore giovanile e strutture si occupavano altri. Non abbiamo mai chiesto, perché non ne avevamo motivo, di controllare i bilanci. Avevamo un rapporto fiduciario con l'altro gruppo e qui col senno di poi posso dire che abbiamo commesso un peccato di ingenuità. Siamo rimasti assai sorpresi quando è arrivata la sentenza del tribunale. Il lavoro del curatore del tribunale farà emergere la verità”. Tanto più che la Giovane Cattolica è una società assai giovane essendo nata solo nel 2011.
Probabilmente entro i primi giorni di agosto se ne saprà di più anche perché ci sono i gironi e i calendari da fare. Il 23 novembre, intanto, è stata definita l’udienza dei creditori per l’esame dello stato passivo.
Intanto per venerdì alle 21,30, il giorno in cui la squadra si sarebbe dovuta radunare, in piazza davanti al Comune di Cattolica, i tifosi hanno organizzato una manifestazione.
Stefano Ferri
 
 

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Altarimini