Rimini Calcio, il Cobra Di Nicola: 'Acori in discussione? Si tirerà fuori come nel 2002: hurrà al Franchi'

L'ex bomber: 'Le parole del presidente Grassi inopportune, ma il mister non si farà condizionare'

A cura di Redazione
15 gennaio 2019 17:11
Rimini Calcio, il Cobra Di Nicola: 'Acori in discussione? Si tirerà fuori come nel 2002: hurrà al Franchi' -
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La clamorosa uscita della scorsa settimana del presidente Giorgio Grassi nel giorno della presentazione dei due nuovi acquisti Nava e Piccioni è stata un’entrata a gamba tesa un po’ su tutti: i giocatori, il direttore sportivo, il tecnico Acori finito ufficialmente sulla graticola. Una collettiva deleggitimazione che ha coinvolto tra l’altro l’autore stesso della sfuriata, che in estate vagheggiava i playoff. Che cosa succederà al buon Leo in caso di sconfitta a Trieste, sabato, alla ripresa del campionato?  Pensare ad un esonero del tecnico non è poi campato in aria viste le premesse (eventualmente: ritorno di Righetti oppure promozione di Martini  oppure arrivo di un terzo mister?) ma è auspicabile che il presidente, capita l’antifona – i commenti negativi di amici e addetti ai lavori, pubblicamente e non – congeli i suoi propositi bellicosi. E’ vero che chi paga può fare come crede, ma bisogna anche saper calcolare i rischi di parole sopra le righe. Grassi lo ha fatto?
Probabilmente intenzione di Grassi era dare un scossa, ma temiamo che l’effetto possa essere contrario e qui ci vorrà tutto il mestiere di Acori ed il suo proverbiale ottimismo per rasserenare lo spogliatoio certamente sulle spine: a parte Nave e Piccioni – ha detto il pres  – tutti si devono sentire in partenza. E’ chiaro che quelle parole hanno minato la tranquillità dello spogliatoio e quel minimo di certezze costruite con fatica a suon di vittorie interne. Bene o male il Rimini sarebbe salvo se il campionato finisse ora.
Purtroppo Grassi, uomo nuovo del calcio professionistico con cui sta faticosamente imparando a convivere, non è nuovo alle sparate. Beninteso, per la stampa è una manna il pres perché la notizia è assicurata e un buon titolo non manca con una sua intervista, per il club che dirige un po’ meno. Viene in mente l’attacco agli imprenditori cittadini sferrato a suo tempo dalle colonne di un quotidiano locale col risultato che gli stessi, anziché collaborare al progetto Rimini (qualcuno stava per dargli una mano), hanno girato i tacchi (sarà un caso che in tanti si siano buttati nel basket?); oppure la battaglia sulla riforma della LegaPro, giusta nella sostanza, ma non nella forma: meglio combattere forse più efficacemente con la diplomazia nelle segrete stanze del potere che con le annunciate rivoluzioni.
IL PRECEDENTE Come vivrà Acori questi giorni? Conoscendolo, la miccia accesa da Grassi sarà motivo di ulteriore carica per il tecnico che sa navigare nel mare in tempesta. Visto che l’interessato ovviamente non parla, lo abbiamo chiesto a Davide Di Nicola, il bomber del Rimini promosso in C1 ai playoff nella stagione 2002-2003, quella in cui c’era anche la Fiorentina poi promossa in quanto prima al traguardo. Appunto alla vigilia della trasferta di Firenze – settima giornata – il Rimini grandi firme candidato alla promozione in C1 aveva una striscia di due vittorie, un pari e tre sconfitte. Acori era nell’occhio del ciclone. Se avesse perso a Firenze sarebbe saltato. Invece i biancorossi espugnarono il Franchi per 2-1 con doppietta del Cobra incantando tanto da uscire dallo stadio tra gli applausi. Dopo quel successo i biancorossi presero il volo collezionando cinque vittorie ed un pareggio. Le situazioni di classifica, i valori del Rimini di ora e di allora sono diversi, la situazione di Acori la stessa: un allenatore in discussione.
“Il mister ha sempre avuto una qualità importante: un forte ottimismo, la capacità di vedere il bicchiere mezzo pieno – spiega Di Nicola – conoscendolo non si farà condizionare dalle parole del presidente che mi sono sembrate inopportune. Farà quadrato con la squadra, magari ascolterà la voce dei giocatori più esperti. Ricordo che dissi ad Acori: ‘Tranquillo mister, a Firenze si vince e se è così mi taglio i capelli’. Così fu e uscimmo tra gli applausi del Franchi dopo aver giocato una grande partita, concentrati e determinati al massimo dopo averla preparata molto bene. Non esagero: umiliammo la Fiorentina. Acori preparerà sotto il profilo psicologico la squadra nella maniera migliore. Uscirà indenne anche da questa situazione”.
Di Nicola, lei segue seppur da lontano le vicende del Rimini Calcio. Che idea si è fatto?
“Il presidente, in buona fede, credo abbia voluto stimolare  un po’ tutti, ma a livello umano rischia un effetto boomerang. In questi momenti si fa quadrato, si parla nel chiuso degli spogliatoi e non attraverso la stampa. Anche Bellavista era un presidente passionale, tante volte ha sbroccato, ma nel confine degli spogliatoi e non a mezzo stampa. Grassi non ha certo creato i presupposti per una ripresa del campionato, in una trasferta difficile come Trieste, in un clima di tranquillità . Ha messo in croce il mister prima e i giocatori. Penso che il patron stia pagando lo scotto del noviziato nel mondo del calcio professionistico che a quanto mi risulta per lui è del tutto nuovo”.
Stefano Ferri

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