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No al passaggio di Sassofeltrio e Montecopiolo in Provincia di Rimini

Questa la richiesta dei promotori contrari al passaggio anche dopo le problematiche riscontrate in Alta Valmarecchia

A cura di Redazione
27 febbraio 2019 13:56
No al passaggio di Sassofeltrio e Montecopiolo in Provincia di Rimini -
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Dai 100 voti per il no alle 474 firme per bloccare il passaggio di Sassofeltrio e Montecopiolo in Provincia di Rimini. Lo spiegano i promotori della petizione al Presidente della Repubblica: Danilo Grechi, Filippo Prioli, Fabio Traversi e Massimo Tarducci. Nel dettaglio sono 474 le firme delle persone fisiche, alle quali si aggiungono 17 ditte del territorio. La raccolta firme non è ancora conclusa. I promotori, sulla scia di quanto dichiarato anche dall'assessore regionale delle Marche Bravi, sostengono che la cittadinanza abbia cambiato opinione. In particolare prendendo coscienza delle problematiche riscontrate nel passaggio dei Comuni dell'Alta Valmarecchia. Secondo i promotori della petizione, alcuni quesiti al centro del vecchio referendum per il passaggio di Regione sono superati: "Per quanto riguarda la sanità i nostri concittadini possono già usufruire delle strutture sanitarie della regione Emilia Romagna (principalmente nella provincia di Rimini) come evidenziato dai promotori del referendum, inoltre la Regione Marche si è attivata ponendo a cinque Km (nel comune di Mercatino Conca) un punto di partenza delle ambulanze, cruccio principale del referendum", mentre "per quanto riguarda il problema scolastico, non è un problema, in quanto i nostri ragazzi già usufruiscono senza difficoltà delle scuole romagnole, come indicato dai promotori del referendum, non può considerarsi il passaggio ad un’altra regione come obbiettivo per migliorare il servizio scolastico". Sul fronte lavorativo, "non pensiamo che l’eventuale passaggio di regione possa migliorare l’attività lavorativa, in quanto già adesso, come per le scuole, nulla osta al poter lavorare fuori regione (compresa la confinante Repubblica di San Marino)".

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