Oratorio di Ca' san Marco a Montescudo, il Comune non ha potere
La proprietà è della parrocchia e non sussistono vincoli della Soprintendenza

Prima il parziale crollo del tetto a luglio 2019, poi il rimpallo delle responsabilità, infine le sollecitazioni di fuoco all'amministrazione e alle istituzioni affinché quell'edificio storico, datato 1880, non venga demolito per venderne i terreni ai privati, come voci di paese stanno facendo credere. Oggetto del dibattito è l'oratorio di Ca' san Marco a Montescudo-Montecolombo sotto la parrocchia di San Martino di Tours, che però tutti sembrano ben intenzionati a recuperare, diocesi di Rimini in primis. Ma che voci dei giorni scorsi davano per spacciato, tanto che si era scatenata la protesta al fulmicotone di politici e cittadini.
Ora spetta all'amministrazione fare chiarezza, sia sullo stato dell'arte sia sulla responsabilità di eventuali scelte: questo perché «il Comune di Montescudo-Monte Colombo non ha alcun potere di intervento sull’area privata, né quella in oggetto né le altre».
L'amministrazione ha infatti chiesto di verificare se esistano vincoli urbanistici o altri imposti dalla Soprintendenza sui quali muovere un'eventuale azione: «Non ne sussistono, così come non ne sussistono di storici». Tali verifiche sono state fatte dall’architetto della diocesi di Rimini per conto della parrocchia, proprietaria dell’area. Pur essendo a conoscenza della questione dunque, il Comune poco o niente può fare. E «leggendo i nomi di alcuni sottoscrittori e aggiungendovi le dichiarazioni di diversi gruppi politici, purtroppo anche questa vicenda si sta trasformando nell’ennesima strumentazione politica. L’unico dispiacere è per i cittadini della zona di San Marco, che hanno realmente interesse affinché si riesca a trovare una soluzione diversa dalla possibile demolizione».