Ospedale Novafeltria: "Promesse non mantenute, reparto chirurgia senza medici"
Comitato Giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria: "La chirurgia di Novafeltria deve essere ristrutturata"

Il comitato Civico “Giù le mani dall’Ospedale di Novafeltria” interviene sulla situazione dell'Unità Operativa di Chirurgia dell'Ospedale Sacra Famiglia.
Un reparto ridotto al minimo che, dice il comitato, non è in grado di rispondere alle richieste dei cittadini di un ospedale in zona "disagiata".
Dal pensionamento del Dott. Tizzi alla fine dell'anno scorso, non è giunta ancora alcuna sostituzione. "Al Dr Rossi, unico chirurgo rimasto, è concessa una sola presenza settimanale in reparto per la parte restante è chiamato ad integrare il personale della chirurgia riminese".
"Le 3 sedute settimanali di ambulatorio chirurgico" si legge nella nota del Comitato "sono ridotte ad una seduta, non sono più erogate quelle proctologiche. Quasi tutti gli interventi di chirurgia minore sono stati trasferiti nei reparti di Rimini e Santarcangelo e per essere operati di tunnel carpale occorre aspettare un paio d’anni. Ridotti al lumicino anche gli esami diagnostici (ecodoppler) e, fatto ancora più importante non viene più assicurata la consulenza chirurgica al pronto soccorso.”
"Occorre – prosegue il comunicato – la pronta sostituzione del chirurgo e la nomina di un responsabile interno all’unita operativa, e non un facente funzione, esterno come è attualmente. Questo consentirebbe di programmare in autonomia gli interventi chirurgici elettivi e contemporaneamente offrire l’indispensabile supporto al Pronto Soccorso, schema caratteristico di un ospedale in aree disagiate."
Il comitato chiede " la dotazione di due chirurghi, di cui uno responsabile e l’adeguamento del personale infermieristico, che assicurerebbe il normale funzionamento dell’Unità Operativa nel nostro ospedale non sarebbe più soggetto a continui cambi di attività a secondo dei “bisogni” degli ospedali di costa che ci risultano sufficientemente strutturati. Si colga questa occasione" conclude il comitato "per far funzionare meglio il Sacra Famiglia partendo proprio dalla riorganizzazione dell’Unità Operativa di Chirurgia".