Addio Franco Battiato: le immagini del concerto del capodanno di Rimini

Il 31 dicembre 2011 fu protagonista del concerto di Capodanno sul palco di piazzale Fellini

Franco Battiato è morto questa mattina (martedì 18 marzo), a 76 anni, nella sua residenza di Milo. I funerali avverranno in forma privata. Il cantautore era nato a Ionia il 23 marzo del 1945. Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità.

Per Franco Battiato sono passati oltre 50 anni dalle sue prime esperienze musicali a Milano, dal suo primo contratto discografico ottenuto grazie al suo grande amico Giorgio Gaber che tra l'altro, insieme a Caterina Caselli, (i due conducevano il programma "Diamoci del tu") ha ospitato, nel 1967, la sua prima apparizione televisiva. Lungo questi decenni Franco Battiato ha costruito un percorso davvero unico nel panorama italiano. Un ironico libero pensatore che ha praticato l'arte della provocazione e che ha avuto pure una breve esperienza (non retribuita) come assessore alla Regione Sicilia con la giunta Crocetta, durata da novembre 2013 a marzo 2014 e finita in modo a dir poco burrascoso.

Il 31 dicembre 2011 Battiato fu protagonista del concerto di Capodanno sul palco di piazzale Fellini a Rimini. Quell'anno l'amministrazione comunale scelse di abbandonare la formula del concerto in diretta Rai, in luogo del capodanno diffuso, con una serie di eventi in città. Un appuntamento ribattezzato "Il capodanno più lungo del mondo".

IL RICORDO DELL'ASSESSORE PISCAGLIA “Franco Battiato lascia un segno indelebile nella storia della musica, e in generale della cultura italiana. Una traccia che ha lasciato anche nella nostra città. Sono state le note di Up patriots to arms ad aprire la prima edizione del Capodanno più lungo del mondo, la sera del 31 dicembre 2011. Fu Franco Battiato ad accompagnare nell’anno nuovo Rimini, riminesi e i tanti ospiti arrivati in città per le feste, nell’evento clou del ‘Capodanno diffuso’ che a quel tempo rappresentava una vera e propria scommessa, rivelatasi poi vincente. Una scelta di assoluta qualità per un'occasione popolare. Una strada nuova era tracciata. Una serata carica di un’energia straordinaria e di tante aspettative, resa indimenticabile dalla presenza sul palco di uno degli artisti più acclamati e apprezzati dalla critica e dal grande pubblico. In quella notte offrì al pubblico di piazzale Fellini di immergersi nella sua poesia grazie ad alcune delle perle dei suoi album-capolavori indiscussi, dall’Era del Cinghiale Bianco a Gommalacca, da L’Imboscata a Fisiognomica. Una carrellata tra i grandi successi di cui è stata disseminata una carriera lunga mezzo secolo, contraddistinta da uno sguardo alla contaminazione tra generi e linguaggi anche diversissimi, tra classica, rock e musica elettronica di cui fu un precursore. Un genio della nostra musica e non solo: era il 2007 quando Battiato venne a Rimini alla rassegna Effetto doppler curata da Nicoletta Magalotti in collaborazione con l’assessorato alla cultura della Provincia per presentare Niente è come sembra, il suo terzo film dopo Perduto amor e Musikanten, ultimo atto della Trilogia della spiritualità. Momenti di straordinaria bellezza, che sono in qualche modo diventati parte della storia della nostra città”. 

 

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