Novafeltria Calcio, si riparte da Paolo Semeraro: "Ho firmato in bianco, piazza fantastica"

Il centrocampista: "progetto interessante, con un allenatore molto bravo"

A cura di Redazione Redazione
06 giugno 2021 05:11
Novafeltria Calcio, si riparte da Paolo Semeraro: "Ho firmato in bianco, piazza fantastica" -
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di Riccardo Giannini

Un piede sinistro capace di inventare calcio, un cuore caldo e appassionato: Paolo Semeraro, 33enne centrocampista del Novafeltria originario di Brindisi, non è certo un tipo banale. La sua carriera è stata caratterizzata da tante tappe, da vittorie importanti (i tre campionati di Promozione vinti con Vallesavio, Argenta e Ravenna) e dalle inevitabili sconfitte che fanno parte della vita di ogni calciatore, dalla Serie A al campionato dilettanti. "Ho avuto una carriera di alti e bassi. Sono stato una testa calda, che ancora ho, questa cosa mi ha penalizzato nella mia carriera", racconta Paolo, persona alla quale la sincerità non fa certo difetto. Il prossimo anno vestirà la maglia del Novafeltria per il secondo anno. Non è stato difficile trovare l'accordo con la società del presidente Grazia: Semeraro ha infatti firmato in bianco. "Ho detto a Marco e Thomas (il vicepresidente Pavani e il presidente Grazia), la cifra mettela voi – racconta – ma quest'anno per la prima volta non ho guardato all'aspetto economico. Qualche settimana fa ho avuto una proposta da una squadra di Promozione, vicino a casa, mi offrivano bene. Ma sono voluto rimanere qui a Novafeltria". Un legame forte, con la piazza gialloblu, nato in poco tempo. Tre sole partite, una in coppa con il Pietracuta e due di campionato con Spontricciolo e Sampierana, poi uno stiramento che lo ha costretto allo stop, prima ancora della cancellazione del campionato per l'emergenza Covid: "Qui a Novafeltria non è solo calcio. C'è di più, una famiglia. Dal primo momento sono rimasto colpito dall'attaccamento che hanno i dirigenti a questa maglia, al fatto che questa sia una società come una famiglia. Marco, Thomas e Lisa (Casadei, dirigente e moglie del presidente Grazia) sono tre persone di cuore, umane, se hai bisogno ti sanno ascoltare. Non è facile trovare dirigenti così". C'è poi il legame con il direttore sportivo Michele Sabba: "Una persona con cui ho sempre avuto un bel rapporto, mi ha sempre seguito e richiesto, tengo molto a lui come persona". Infine, tanta curiosità per la tifoseria gialloblu, una delle più calde e appassionate: "Mi hanno parlato spesso di questa tifoseria così bella e appassionata. Spero di rivederli tutti, al più presto, con gli stadi aperti". Torneranno i tifosi, con le loro sciarpe e il grande striscione gialloblu, i due colori nel destino di Paolo: "Ho sposato questi colori, che adoro. Quando a 12 anni sono arrivato qui a Cesena da Brindisi, ho iniziato a giocare nel Rumagna, che ha i colori gialloblu come il Novafeltria. Spero di chiudere il cerchio e di rimanere qui a lungo. Novafeltria è una piazza fantastica"

PROSPETTIVE FUTURE Il Covid ha fermato i campionati per due anni. A Novafeltria si lavora febbrilmente per l'anno del riscatto, consapevoli degli errori del passato. "Mister Montalti ha avuto poco tempo per farci capire ciò che voleva. Non sappiamo come sarebbe finita, senza lo stop per il Covid, ma certamente prendevamo tanti gol e non li segnavamo. La colpa però in primis era di noi giocatori". Paolo sottolinea spesso che "non bisogna vivere troppo di ricordi", né guardare troppo indietro. I fari sono puntati sul futuro prossimo: "Il progetto mi stuzzica molto, con un allenatore molto bravo (Mirco Giorgi) e con un gruppetto di cinque giocatori più esperti per far crescere i tanti giovani del posto", commenta Semeraro, che il prossimo anno in mediana ritroverà Tommaso Domini, ingaggiato lo scorso dicembre, ma mai sceso ancora in campo con la maglia gialloblu: "Il mio migliore amico, secondo me oltre a essere una grande persona, è una delle più forti mezzali che ci sono in circolazione. Io e Tommy siamo molto legati, ci siamo fatti una promessa di rigiocare insieme, come a Imola e Argenta. Ci ritroviamo qui a Novafeltria. Possiamo anche bendarci, in campo sappiamo benissimo trovarci". 

RUOLO DA CHIOCCIA Domini mezzala, Semeraro come playmaker davanti alla difesa. Un ruolo che gli ha cucito addosso uno dei suoi allenatori mentori, Gigi Angeloni, che lo ha allenato in Serie D a Urbino (all'epoca giocava trequartista), quando Paolo aveva 17 anni, per poi portarlo con sé anche a Riccione e Misano Adriatico. Paolo era stato vicino alla svolta della sua carriera: "Feci uno stage di 15 giorni a Trigoria, con la Roma primavera, ai tempi dell'Urbino. Dovevo tornare l'anno dopo. Ma esonerarono Angeloni e il suo successore all'Urbino non mi faceva giocare. Abbandonai tutto e saltò il ritorno alla Roma. Questo è stato il momento più bello e più brutto della mia carriera". Un errore di gioventù: e oggi Semeraro è pronto all'avventura bis con il Novafeltria, consapevole del suo ruolo di "chioccia" per tanti compagni più giovani. "Mi piacerebbe che i giovani calciatori capissero una cosa, non parlo solo del Novafeltria: un rimprovero, un urlo da parte di un giocatore più esperto non è trattare male, ma serve per crescere", racconta, con un pizzico di rammarico "per i giovani di oggi un po' viziatelli" . Quando Paolo era un giovane trequartista di belle speranze, si dice che "i vecchi attaccavano i più giovani al muro dello spogliatoio". "Ma noi non andavamo a piangere dal papà o dai dirigenti", sottolinea. Per i suoi giovani compagni di squadra, Semeraro non sarà un padre severo, ma un fratello maggiore con cui divertirsi e da ascoltare con attenzione.

 

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