Forte rincaro rette dell’asilo nido di Ponte Messa, genitori attivano raccolta fondi

Con il cambio di gestione, costi delle rette aumentano dell’80%

Foto di repertorio

Una raccolta online, a favore del comune di Pennabilli, per l'asilo nido di Ponte Messa: è l'iniziativa avviata da alcuni genitori, preoccupati per l'ingente rincaro delle rette e che esso possa comportare anche una riduzione delle iscrizioni, mettendo a rischio il futuro del servizio stesso, benché se su quest'ultimo punto siano già arrivate rassicurazioni dell'amministrazione comunale, quantomeno per l'anno scolastico 2021-2022. L'aumento delle rette nasce dall'impossibilità di reperire insegnanti sul territorio comunale da parte della Valseco, società partecipata del comune di Pennabilli che gestisce il nido. La Valseco ha così avviato trattative con alcune cooperative. Per sette bambini è sufficiente un insegnante e un ausiliario e in questo caso il rincaro sarebbe quantificabile, rispetto all'anno scorso, tra un 15 e un 20%; ma essendoci una decina di bambini, dovranno essere impiegati due insegnanti (e saranno aumentate le ore dell'ausiliario), con il rincaro che arriva a toccare l'80%. 

Sul territorio, tutte le parti coinvolte stanno lavorando per mantenere il servizio accessibile alle famiglie. La Valseco ha vagliato diversi preventivi e sta chiudendo l'accordo con una cooperativa (ancora riserbo sul nome), mentre l'amministrazione comunale di Pennabilli si è attivata per ottenere fondi regionali e altri contributi. Dal sindaco arrivano parole di fiducia: "I genitori anticiperanno soldi che poi torneranno nelle loro tasche".  Ad ogni modo quest'ultimi non sono stati con le mani in mano. E' nata l'idea della raccolta fondi, a cui chiunque può dare un piccolo contributo, soldi che saranno versati al comune di Pennabilli per contenere l'aumento delle rette e permettere a tutti gli iscritti di usfruire del servizio (scongiurando ad esempio un'apertura a retta ridotta, ma per soli 7 bambini). I genitori chiedono aiuto anche alle aziende del territorio e in merito è nata anche una seconda iniziativa. La Di.ma.sk SRL, azienda locale che vende all'ingrosso mascherine chirurgiche e Ffp2, propone ai propri clienti un piccolo sovrapprezzo che confluirà nella raccolta fondi. La stessa Di.ma.sk (commerciale@dimaskit.it) verserà un contributo pari al sovrapprezzo. Tutti uniti quindi per raggiungere l'obiettivo e mantenere un servizio fondamentale per la comunità pennese.

QUI il link della raccolta fondi

 

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