L’ennesima tragedia della solitudine, una storia come tante già viste in passato, si è consumata in una baracca vicono all'ospedale Careggi di Firenze. Si chiamava Viorica Zaiat, 45 anni, moldava, una laurea, conosceva e parlava sei lingue. Una storia raccontata dal “Corriere fiorentino” che si era occupato della donna già nel 2011. Sembrava che una svolta nella vita della 45enne fosse arrivata con un lavoro in un supermercato, ma un incidente d'auto l'aveva fatta piombare nell'alcol che già aveva causato la morte della madre. Cresciuta in orfanotrofio, avendo perso anche il padre, da adolescente sarebbe stata costretta ad abortire dalla zia, che l'aveva in affidamento, non potendo poi più avere figli. Era venuta a vivere in Italia, prima Milano, poi Rimini trovando anche un marito con cui ha vissuto per 10 anni. Dopo la separazione dall'uomo era approdata a Firenze, per curarsi in un centro per combattere la dipendenza dall'alcol. Poi il tentativo di rifarsi una vita con il lavoro, senza riuscirci.