Uccide la moglie a coltellate: lei aveva rifiutato proposta di matrimonio
Erano stati legati per oltre 15 anni in una relazione sentimentale, poi interrotta


Erano stati legati in una relazione sentimentale per oltre quindici anni, poi interrotta. Il 54enne peruviano che ieri (giovedì 19 maggio) ha ucciso l'ex compagna, una connazionale di 46 anni, era tornato in Italia per riconquistare la donna. Aveva portato con sè un anello, una fede, con l'idea di convincerla a sposarlo. L'incontro, nell'appartamento di via Dario Campana, è finito in tragedia: al rifiuto il 54enne l'ha accoltellata a morte alla schiena, per poi colpire anche la figlia 27enne,che l'uomo aveva avuto da una precedente relazione. Nell'appartamento vivevano infatti quest'ultima e la cugina, mentre la 46enne, lavorando come badante, non vi soggiornava abitualmente. La 27enne, ferita nel tentativo di fare da scudo, è stata dimessa dall'ospedale Infermi di Rimini con 20 giorni di prognosi per lesioni alle mani e all'addome.
L'accoltellatore era entrato in Italia con visto turistico in aprile e abitava a Milano, la 46enne dal luglio 2021 lavorava come badante. I due non abitavano assieme, come precisato dal Procuratore Capo della Procura di Rimini, Elisabetta Melotti. L'uomo non solo voleva riprendere la relazione ma "voleva arrivare addirittura al matrimonio tanto che aveva comperato un anello proprio per cercare di convincere la signora. Da quello che risulta era venuto una sola altra volta a Rimini per incontrarla", ha evidenziato il Procuratore Capo. La donna, ha proseguito, "è andata all'incontro" con l'ex compagno "sapendo che lo avrebbe visto ed era preoccupata: questo lo aveva detto a una sua amica cui aveva lasciato il passaporto per il timore che l'uomo cercasse di convincerla a tornare in Perù". Il coltello usato dal 54enne, viene ricordato, "era un coltello da cucina". "Lui sapeva già che la signora non voleva riprendere la relazione, era una cosa nota – ha concluso il Procuratore Capo di Rimini – e il discorso si è consumato in brevissimo tempo, un abbraccio rifiutato e il passaggio all'azione".