Tragedia di Riccione, il padre di Giulia sulla macchina del fango dei social: "Non porto rancore"
Lo sfogo di Vittorio Pisano a due settimane dalla tragedia

Sono passate due settimane dalla terribile tragedia di Riccione in cui Giulia e Alessia Pisano hanno perso la vita, le due sorelle di 15 e 17 anni residenti nel comune di Castenaso. Molto si è discusso della vicenda del 31 luglio 2022, molti i "leoni da tastiera", tantissimi i sentenziatori che hanno iniziato a sparare giudizi a pochi minuti dal tragico evento. Già il Comune di Riccione si era adoperato affinché i commenti inopportuni da parte della macchina del fango dei social si placasse, sopratutto nei confronti della famiglia colpita e in particolare verso il padre delle due sorelle, da subito etichettato come "sprovveduto" e insultato per la sua noncuranza.
Dopo un legittimo silenzio e giorni di raccolta nel dolore, lo sfogo di Vittorio Pisano in una lettera in cui ha deciso di rispondere a tutti quei verdetti affrettati da parte degli utenti social.
Dalla lettera di Vittorio Pisano (riportata da Repubblica):
Non riesco a nutrire rancore, rammarico o amarezza dall’inconsulto vociare continuo e costante che si è scatenato all’indomani della tragedia. Ringrazio tutte le persone che hanno espresso un pensiero per me e la mia famiglia. Tutti indistintamente […] Anche coloro che hanno espresso giudizi severi verso la mia persona. Sono convinto che ognuno di loro possa trarre insegnamento per la vita che verrà. Vorrei che da questa disgrazia, da questa immensa perdita, si possano trarre nuove energie per plasmarla in amore puro. Affinché da questo vuoto, da questa banalizzazione del male, dal cinismo della disperazione, possa nascere e crescere rigoglioso l’amore verso il prossimo; uno spirito nuovo che possa infondere nella comunità speranza e fiducia. Perché le bimbe, le mie bimbe, le nostre bimbe, i nostri angeli, non siano arrivati in cielo invano.