Anche l’ospedale di Rimini celebra la Giornata mondiale della salute mentale

Il 10 ottobre Fondazione Onda apre le porte di oltre 140 ospedali con i Bollini Rosa e presidi dedicati alla salute mentale

A cura di Redazione
03 ottobre 2022 11:13
Anche l’ospedale di Rimini celebra la Giornata mondiale della salute mentale -
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In occasione della Giornata mondiale della Salute Mentale, che si celebra il 10 ottobre, anche l’Ospedale di Rimini partecipa all’iniziativa (H)Open Day Salute Mentale, promossa dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, alla sua nona edizione. L’obiettivo è di sensibilizzare la popolazione sull'importanza della diagnosi precoce e favorire l’accesso alle cure, aiutando a superare pregiudizi, stigma e paure legati alle malattie psichiche.
Lunedì 10 ottobre dalle ore 10 alle ore 12:30, presso l’Aula SPDC, ingresso Padiglione Flaminio dell’Ospedale di Rimini, davanti agli ambulatori di Pneumologia, si terrà l’incontro aperto dal titolo “La salute mentale nella donna in gravidanza e nel post-partum”.

“La salute mentale delle donne in gravidanza e nel post-partum è un tema attuale sul piano medico/scientifico ma anche sociale e politico: gravano ancora sulla popolazione poca informazione e "falsi miti" che conducono le donne e le famiglie, in primis, ad un mancato riconoscimento sia dei bisogni che di richiesta di aiuto. La corretta informazione è necessaria sia per prendersi cura delle espressioni di sofferenza emotiva e psicologica, ancor più in questo particolare momento di vita, sia per prevenire e curare tempestivamente lo sviluppo di eventuali malattie psichiche".
Per partecipare all’incontro non è richiesta la prenotazione obbligatoria, si ricorda l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale (mascherina).

“La pandemia Covid-19 ha portato a un aumento dei disturbi psichici, in particolare ansia, depressione, disturbi del sonno, panico ed effetti post-traumatici da stress”, afferma Francesca Merzagora, Presidente Fondazione Onda “Questi disturbi impattano negativamente sulla qualità e sulla quantità di vita, investendone tutti gli ambiti, personale, affettivo-familiare, socio-relazionale e lavorativo. Per questo è importante intervenire il prima possibile e chiedere aiuto rappresenta il primo fondamentale passo per affrontare il problema”. L’iniziativa è realizzata con il patrocinio di Società Italiana di Psichiatria (SIP), Società Italiana di NeuroPsicoFarmacologia (SINPF), Società Italiana di Psichiatria Geriatrica (SIPG), Cittadinanzattiva e Progetto Itaca Onlus con il contributo incondizionato di Janssen e Otsuka/Lundbeck.

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