di Riccardo Giannini
Oggi (venerdì 11 novembre) Santarcangelo festeggia San Martino. Domani (sabato 12 novembre) invece sarà festa per uno degli imprenditori storici del territorio: Alvaro Anelli, 83 anni, titolare dell'omonima ditta il cui stabilimento sorge sulla strada Marecchiese, a Sant'Ermete. Per lui domani saranno 70 anni esatti di lavoro: il primo timbro sul libretto di lavoro riporta proprio la data "12 novembre 1952".
«Non esagerare con l'articolo, se no mi danno un cicchetto», si schernisce Alvaro, che anche con una semplice telefonata riesce a trasmettere la sua giovialità. Mediaticamente hanno fatto clamore le foto del longevo imprenditore ritratto a spazzare il marciapiede pubblico davanti alla ditta, un esempio di civiltà che fortunatamente non è isolato, ma non può essere scontato, in un'epoca moderna in cui abbondano cattivi esempi di maleducazione e incuria. «Io e i miei ragazzi cerchiamo di fare solamente il nostro lavoro – sorride Alvaro – e crediamo fortemente nel nostro lavoro. Siamo nati e viviamo qui». Un senso di appartenenza che si manifesta proprio nel comportamento di chi ha un pensiero per pulire il marciapiede pubblico, tutti giorni («Salvo ci sia vento, purtroppo»), sotto il sole cocente di agosto o nelle gelide giornate di gennaio.
UNA STORIA LUNGA 62 ANNI Lo stabilimento Anelli il 15 maggio del 2020 ha festeggiato i 60 anni di attività. La ditta fu fondata da Francesco Anelli e presa in gestione dai tre figli: Alvaro, Alberto e Bruno. «Da quel 15 maggio 1960 al 13 aprile 1969, giorno in cui mi sono sposato, abbiamo fatto un progresso che…neanche l'America! Una cosa pazzesca. Non erano anni facili, siamo partiti facendo le cambiali e lavoravamo fino a 16 ore al giorno». Il segreto del successo? Tanta costanza e.. il grassello di calce: «Nessuna la faceva perché era pericolosa. Con quella abbiamo costruito la nostra fortuna». Alvaro e la sua famiglia hanno superato nel corso degli anni tutti i momenti difficili, diventando e confermandosi, nel passaggio dei decenni, un punto di riferimento nel tessuto industriale della provincia di Rimini. «Non abbiamo mai mollato. Tra il 1982 e il 1986 c'è stata una crisi pesantissima. E anche dal 2009, per qualche anno, c'è stata una discesa spaventosa. Ma abbiamo stretto i denti e siamo riusciti a stare in piedi e a pagare tutti», confessa Alvaro. All'orizzonte si scorge purtroppo qualche nuvola: «Come fatturato siamo messi bene. Ma il sistema del 110% non funziona a regime: gli euro alle imprese non arrivano, ma i fornitori vogliono essere pagati prima». Le sfide non spaventano comunque Anelli e il suo gruppo di lavoro. E in tema di sfida, ma sportiva, non si può non menzionare la Coppa della Pace, la celebre gara ciclistica Under 23 organizzata dal Pedale Riminese, dalla Polisportiva Sant'Ermete e dalla ditta Anelli. «É una settimana piuttosto complicata quella di avvicinamento alla gara, quella dell'organizziamo. Ma quel patacca di Alvaro Anelli sarà sempre in prima linea», racconta divertito. In prima linea, con la sua "ramazza personale", ma soprattutto con quell'entiusiasmo tipico di chi – lo ripete spesso – "tiene botta" e va avanti. Con la stessa passione della gioventù, con lo stesso amore per il lavoro e la stessa determinazione nell'affrontare ogni ostacolo.