di Riccardo Giannini
Il Rimini Calcio è la nona squadra del girone B di Serie C per la spesa relativa agli ingaggi dei propri calciatori, nonostante una rosa formata quasi interamente da "over".
É quanto emerge da un'analisi pubblicata questa mattina (mercoledì 16 novembre) sulla Gazzetta dello Sport. La società guidata dal presidente Rota spende una cifra complessiva tra il milione e il milione e mezzo di euro. Nella stessa fascia di spesa sono presenti la Vis Pesaro e l'Imolese. Una collocazione che deve far riflettere: il ds Maniero ha fatto acquisti di "peso", ma è riuscito anche a ottenere dalle società cedenti dei contributi sugli ingaggi (esempio per Vano). E ha anche fatto delle scommesse, rinunciando a qualche giovane dei vivai di Serie A (come ci riferì il ds Maniero a microfoni spenti) per via degli elevati costi dell'ingaggio.
La regina del girone B è l'Entella, monte ingaggi di 6 milioni e 646.205 euro, il secondo monte ingaggi di tutta la Serie C. Il Cesena è secondo, sesto per tutta la C, con 5 milioni, 655.306 euro. Chiude la top 9 la Reggiana con 4 milioni e 904.537 euro.
Ha un monte ingaggi superiore ai 3,4 milioni di euro il Siena, mentre è sopra i 2 milioni quello di Ancona e Alessandria. Eppure i piemontesi hanno una delle rose più giovani della categoria. Spendono più del Rimini (tra 1,5 e 2 milioni di euro) anche la Carrarese e il Gubbio.
Nove squadre invece hanno un monte ingaggi inferiore al milione: Olbia, Pontedera, Lucchese, Torres, San Donato Tavernelle, Fiorenzuola, Recanatese, Fermana e Montevarchi.
Nota di merito dunque alla Lucchese, che ha costruito una squadra competitiva con poca spesa, e soprattutto al Fiorenzuola, che si trova ai piani alti spendendo complessivamente 703.197 euro. Giovani, programmazione e un allenatore di grande valore. Il primo oscar stagionale è loro.