Riccione, presentato il bilancio: opere per 25 milioni. 'Dobbiamo far ripartire la città'
'Bilancio in equilibrio, faremo una città più bella e sostenibile', spiega la sindaca Angelini

"Un bilancio solido, in equilibrio, redatto con la finalità di fare ripartire la realizzazione di grandi opere per cambiare la città di Riccione, rendendola più bella, più sicura, più attraente per i turisti". Così l'amministrazione comunale presenta, in una nota, il bilancio di previsione del 2023, presentato ieri sera (martedì 13 dicembre) dalla giunta comunale di Riccione in Commissione.
Nel dettaglio, 179 milioni di euro, sia in entrata che in uscita, con la previsione, tra le altre, di 25 milioni di euro di spese in conto capitale, ovvero investimenti, 67 per le spesa corrente a fronte di 42 milioni di entrate tributarie e 16 extratributarie, 10 da trasferimenti e 21 in conto capitale. “Faremo ripartire le grandi opere per fare di Riccione una città più bella e più sostenibile. Serve un cambio di passo e lo compiremo perché Riccione non può fermarsi, ha la continua necessità di rilanciarsi, rendendosi sempre più attrattiva”, commenta la sindaca Daniela Angelini. “Alcune grandi opere saranno strategiche anche in chiave turistica, penso a viale Ceccarini, piazzale Roma, tutta la zona del centro e l’area del porto – prosegue – ma è tutta la città di Riccione che ha bisogno di grandissima attenzione e cura: strade, marciapiedi, ripristino del decoro urbano e manutenzione del verde in ogni quartiere sono la nostra priorità”.
LAVORI PUBBLICI "Particolarmente corposo il piano degli investimenti programmati per il prossimo triennio", evidenzia l'amministrazione comunale. Ottantuno milioni di euro di cui 24,7 da spendere già nel 2023. Tra le opere programmate, spiccano innanzitutto i 5 milioni per la riqualificazione di viale Ceccarini, piazzale Roma e le aree limitrofe. "Va precisato che lo stanziamento è finalizzato ad anticipare al massimo l’intervento di restyling generale (che sarà completato entro la fine della legislatura) e che l’amministrazione, già dai primi mesi del 2023 interverrà con un investimento di 300mila euro per sistemare la pavimentazione disastrata di viale Ceccarini".
Oltre un milione viene previsto per riqualificare già dal 2023 la zona del porto canale ("l’intervento portante anche in questi casi avverrà negli anni successivi, sempre entro la legislatura"), comprese anche le opere di dragaggio dei fondali (150mila euro). "Interventi di riqualificazione per la viabilità e per il miglioramento del decoro urbano sono previsti in ogni quartiere della città di Riccione", evidenziano da Viale Vittorio Emanuele II: circa un milione è previsto per gli interventi di ordinaria amministrazione mentre sono quasi due quelli destinati a Geat per la manutenzione straordinaria. Tra gli altri cantieri che verranno aperti, sono programmate le rotatorie che verranno realizzate nel 2023: via Frosinone-Statale (410mila euro, già in corso di realizzazione), via Abruzzi-Statale (250mila),
Sempre in tema di grandi opere, per il recupero dell’ex mattatoio è prevista una spesa di un milione e mezzo per il 2023 (inizio della creazione di un centro di alta specializzazione per l’inclusione sociale), mentre un milione e 300mila euro verranno destinati alla realizzazione del Museo del territorio all’interno dell’ex fornace. Altri trecentomila euro verranno impiegati per la manutenzione della rete fognaria bianca e dell’acquedotto, mentre ne serviranno 160 per il rifacimento, sempre della fognatura bianca, in viale Venezia.
Investimenti importanti sono previsti anche in campo sportivo, come già annunciato dall’assessore allo Sport e Lavori pubblici Simone Imola. Oltre un milione e quattrocentomila euro serviranno per cambiare il manto erboso e la pista di atletica dello stadio Italo Nicoletti (prevista inoltre la copertura della piastra polivalente per quasi 800mila euro) mentre allo Stadio del nuoto sono previsti interventi per due milioni (altri due l’anno successivo) al fine di migliorare e potenziare l’impianto (anche per abbattere radicalmente i consumi energetici).
In campo educativo "l’obiettivo del comune di Riccione è quello di sostenere al massimo le famiglie". Nonostante l’inflazione da doppia cifra, non verranno toccate le tariffe per asili e mense. “Cercheremo inoltre di ampliare gli aiuti a favore delle famiglie che si trovano maggiormente in difficoltà – spiega la vicesindaca Sandra Villa -. Inizieremo il 2023 con gli interventi di messa in sicurezza di nidi e asili, compiendo una immediata valutazione dell’esistente per poi intervenire, negli anni successivi, con corposi interventi di riqualificazione. Inoltre, insieme all’assessorato all’Ambiente, svilupperemo la cosiddetta outdoor education, andando a riprogrammare l’attività nei giardini delle scuole. Sempre in campo educativo, vogliamo sviluppare progetti per sostenere i giovani che sono quelli che più di altri hanno pagato carissima la pandemia. Dobbiamo comprendere e prevenire il disagio che ne deriva”. Quanto alla cultura, aggiunge Sandra Villa, “La nostra città ha un grande bisogno di spazi. La richiesta, è sintomo di una grande vivacità culturale: dovremo dare risposta alle associazioni e agli enti culturali nonché sostenere una programmazione corposa e di qualità come Riccione Teatro, i vari Premi, l’Albe e le grandi mostre”.
L’anno 2023 sarà anche quello in cui l’amministrazione comunale di Riccione tenterà di dare finalmente avvio alle comunità energetiche. “Saremo di sostegno ai privati – spiega l’assessore all’ambiente Christian Andruccioli – perché crediamo fortemente nelle comunità energetiche. Inoltre, è nostra intenzione elaborare un piano che stabilisca con chiarezza il fabbisogno energetico della città al fine di farne conseguire delle politiche energetiche coerenti e utili e non dei semplici interventi spot”. L’assessorato all’ambiente prevede inoltre "un corposo investimento per l’analisi del rischio del patrimonio arboreo oltre al censimento di tutto il verde pubblico”. Quanto allo sviluppo urbanistico, sempre Andruccioli spiega che l'amministrazione comunale riccionese “punterà in particolare sul riuso degli immobili non più impiegati, a partire dal recupero delle vecchie colonie marine, soprattutto nell’area del Marano, lavorando in sinergia con il Comune di Rimini”.