Capodanno e veglioni abusivi, l’allarme di Silb-Fipe ‘Social stracolmi di annunci di feste non in regola’

Gianni Indino ‘Una situazione non più tollerabile per chi fa questo di mestiere sottostando a tutte le normative del caso’

Gianni Indino

Con il Capodanno alle porte, si torna a parlare anche di feste abusive. Gianni Indino presidente del Silb Fipe Confcommercio regionale lancia l’allarme: sono tante le iniziative che vengono pubblicizzate sui social che promuovono feste non a norma. In una nota Indino ribadisce la gravità della situazione invitando “chi ha il compito di verificare la regolarità di queste serate intervenga e lo faccia immediatamente”.

Di seguito la nota stampa di Silb Fipe Confcommercio

“Manca ormai pochissimo al Capodanno, la serata clou per discoteche e locali da ballo, una serata di vitale importanza per fare quadrare i conti dell’anno grazie ad affluenze considerevoli in tutti i locali dell’Emilia Romagna. Ciò però diventa impossibile – dice Gianni Indino, presidente del SILB-Fipe Confcommercio dell’Emilia Romagna – nel momento in cui gli allarmi e i gridi di dolore del comparto che giungono da ogni parte della nostra Regione, da Piacenza a Ferrara, a Modena a Rimini, vengono ignorati. Il problema è uno solo: il proliferare di serate con ballo abusivo che si stanno preparando ad essere vissute tra l’indifferenza generale. Avevamo fatto molto affidamento sul Decreto anti-rave party del ministro Piantedosi, che detta i principi affinché le manifestazioni possano essere effettuate in piena regola, con licenze e norme di settore, ma ancora non si sa se verrà convertito in Legge. Intanto, sembra che nessuno abbia voglia di verificare che tutte le condizioni di sicurezza, igiene e legalità siano rispettate in queste feste abusive che nascono come funghi. I social sono stracolmi di annunci che promuovono party e feste di Capodanno: decine, anzi centinaia su tutto il territorio dell’Emilia Romagna. Cenoni con ballo in ristoranti disponibili, pub e locali serali con dj-set fino al mattino, ville, dimore storiche, capannoni industriali diventano location improvvisate per cene a cui si unisce il ballo offerto anche con possibilità di free drink senza limite o controllo.   Una situazione non più tollerabile per chi fa questo di mestiere sottostando a tutte le normative del caso. 
Il mio invito, la mia supplica ormai, è che chi ha il compito di verificare la regolarità di queste serate intervenga e lo faccia immediatamente. Non vorrei che i più dimenticassero che la crisi dei nostri locali comincia laddove inizia l’abusivismo generalizzato di personaggi scaltri che lucrano anche sulla sicurezza dei ragazzi. La mia è una preoccupazione non solo di natura economica, anche se molto importante per tutto il nostro comparto, ma anche di legittimità e legalità, di igiene e sicurezza per i ragazzi. Ecco perché ribadisco e chiedo a gran voce l’intervento di chi ha il compito di vigilare, controllare e verificare che tutto proceda tenendo a mente che il nostro Paese non si può più permettere di trascurare il nostro settore e dunque i nostri appelli di contrasto all’abusivismo. I tempi per poter stroncare lo sviluppo di queste serate ci sono, ma bisogna intervenire immediatamente intimando lo stop a tutti questi progetti”.

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