Calcio C, Rimini-Entella 1-4. Gaburro amaro: ‘Sono mancati agonismo e attenzione, due passi indietro”

Il tecnico: ‘Meritatamente sconfitti contro un avversario che ha fatto il minimo indispensabile per punirci’

Gaburro

Amareggiato, scuro in volto, ma sempre lucido. Mister Marco Gaburro incassa il pesante ko interno contro l’Entella (tre le sconfitte di fila, sono quattro gli scivoloni al Neri) a sei giorni dalla sconfitta del Manuzzi nel derby col Cesena e non cerca scuse. Un 1-4 perentorio che ha spazzato via il Rimini che attende le partite di domenica per capire meglio quale potrà essere il suo obbiettivo

“E’ stata una partita in cui siamo stati troppo assenti su certi aspetti, sono mancati agonismo e attenzione, contro una squadra a cui non si può concedere quello che abbiamo concesso noi. Così diventa tutto inutile, lo sforzo, il lavoro, ed è un peccato. Quando si perde così bisogna solo chiedere scusa ai tifosi" l'analisi del tecnico.

Un match che ha messo in evidenza vecchi errori e nuovi limiti e sul quale Gaburro non usa mezzi giri di parole. “Oggi sono più preoccupato rispetto alla gara contro il S. Donato perché mentalmente la squadra ha fatto due passi indietro rispetto al solito. Anche quando abbiamo perso in passato siamo sempre rimasti in partita, concedendo qualcosa ma anche recriminando, mentre oggi usciamo meritatamente sconfitti, contro un avversario che ha fatto il minimo indispensabile per punirci a differenza nostra che abbiamo fatto uno sforzo enorme per costruire l’unico gol su palla inattiva. L’Entella ha sicuramente tanta qualità, ma noi dobbiamo chiederci il perché dei tanti errori, specie in difesa oggi in difficoltà”.

Insomma il tecnico mette tutti sul banco degli imputati, consapevole che anche la sua panchina potrebbe traballare (avvistato in tribuna oltre ad Acori e ad Alessandrini, Mario Petrone: domani sarà a vedere Pesaro-Olbia e l'Olbia sarà il prossimo avversario dei biancorossi…).

“Non so se la mia panchina sia a rischio o meno – sorride il tecnico – nel calcio si è sempre a rischio. Il problema è trovare il giusto equilibrio, invece siamo alla terza di ritorno e continuiamo ad esserne alla ricerca. Viviamo un momento delicato, ma dobbiamo far punti lo stesso. Entella e Cesena sono proibitive, vero, ma non si può dire lo stesso dell’Olbia…

Se abbiamo condiviso con la società gli obiettivi ad inizio stagione? L’obiettivo del club dev’essere il più alto possibile, cioè star fuori dalla zona play out, restare nella parte sinistra della classifica, consolidarsi in categoria.

Poi, strada facendo ci siamo un po’ ingolositi, trovandoci un po’ più avanti di quanto potessimo attenderci, vincendo partite nel girone di andata dove comunque c’erano dei problemi. Io questa cosa l’ho fatta notare, adesso stiamo anche ritoccando l’organico, ma poi bisogna fare i conti con la realtà: l’Entella ha qualità molto superiori, il che non significa non si possa fare risultato, ma bisogna essere onesti e uscire dal ‘limbo’. Se devo scegliere se essere quelli di Cesena, recriminando di avere poca qualità o quelli di oggi, beh, in questa categoria servono più gare come quella del Manuzzi”.

A prendere la parola in casa Virtus Entella è il direttore sportivo della Virtus Entella Matteo Superbi al posto di mister Gennaro Volpe, influenzato. “Abbiamo fatto un’ottima gara a parte i primi 7-8 minuti in cui non abbiamo approcciato bene, poi abbiamo giocato una delle nostri migliori partite. Penso che il match si sia riaperto per pochi minuti. Abbiamo messo in mostra un ottimo calcio. Sono contento di quello che hanno fatto i primi undici, ma sono ancora più contento di chi è entrato dalla panchina e la cosa mi rende particolarmente contento”.

Uno sguardo sul campionato: “Sulla carta noi, Cesena e Reggiana sono quelle maggiormente attrezzate. Oggi abbiamo vinto 4-1, ma io temevo questa trasferta, il Rimini aveva vinto meritatamente all’andata. La cosa importante è fare una striscia di vittorie, cercare di perdere pochi punti contro squadra inferiori alla nostra. Dobbiamo vincere più partite possibili per avvicinarci alla vetta”.

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