Uno Bianca: riordinati gli atti digitali, saranno a disposizione 260mila immagini

Concluso il progetto, consultabili i 277 faldoni sulla banda

A cura di Redazione Redazione
26 gennaio 2023 12:45
Uno Bianca: riordinati gli atti digitali, saranno a disposizione 260mila immagini - (foto Ansa)
(foto Ansa)
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Le carte sulla banda della Uno bianca trasformate in 260 mila immagini a disposizione, da giugno, di studiosi, magistrati e avvocati. Si è concluso il progetto per il riordino, il restauro e la digitalizzazione dei fascicoli processuali sui delitti commessi dal gruppo criminale, composto per cinque sesti da poliziotti, che tra il 1987 e il 1994 uccise 23 persone e ne ferì oltre 100 tra Bologna, Emilia-Romagna e Marche. L'intervento è stato sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna e reso possibile da accordi tra Archivio di Stato, Procura, Tribunale e Corte di assise di Bologna. Si tratta di 277 faldoni, 11 allegati per 46 metri lineari, su un arco di tempo che va dal 1990 al 2000. Oltre al materiale cartaceo, sono state riversate in digitale anche 141 videocassette, 67 bobine e 49 audiocassette con intercettazioni, udienze e altre testimonianze. E' compreso anche parte degli atti delle Procure di Rimini e Pesaro. Tutto sarà consultabili col sistema 'Sestra', messo a disposizione dalla Regione. Potranno accedere liberamente l'autorità giudiziaria e le parti, mentre gli altri dovranno accreditarsi chiedendo l'autorizzazione al ministero dell'Interno attraverso l'archivio di Stato. La digitalizzazione è stata presentata a Bologna, alla presenza del presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini, del sindaco Matteo Lepore, del procuratore Giuseppe Amato e della presidente dell'associazione dei familiari delle vittime, Rosanna Zecchi: "Oggi è un giorno fortunato", ha detto. "Dopo la digitalizzazione dei processi su Strage di Bologna e Italicus, è un nuovo e importante segnale per riaffermare ancora una volta il nostro impegno per non dimenticare", ha detto Bonaccini, parlando di "un patrimonio comune che consegniamo alle giovani generazioni e a quanti vorranno approfondire anni drammatici della vita del Paese".

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