Un paese di musicisti, a Perticara si cresce tra flauti e tromboni
Fin da piccoli, i perticaresi coltivano con cura questa passione

di Riccardo Giannini
Perticara, frazione di Novafeltria posta alle pendici del monte Aquilone e abitata da poco più di 800 abitanti, è nota in tutta Italia per il suo Museo Storico Minerario, il Sulphur, ma è anche meta di escursionisti grazie alla rete di sentieri che permettono di praticare tante attività sportive. C'è però un altro aspetto degno di essere rimarcato, ma forse non noto a tutti. È la musica la grande passione che aggrega questa ospitale e verace comunità. Appena entrati nella ridente località dell'Alta Valmarecchia, un cartello infatti accoglie i visitatori: "Perticara città della musica". Quasi tutti in paese sanno suonare uno strumento musicale e hanno fatto parte della storica banda dei Minatori, nata nel 1860 e poi unitasi nel 1929 alla Fanfara di Perticara. Ma non solo: Perticara ha anche un numero alto di diplomati ai conservatori di Rimini e Pesaro.
Fin da piccoli, i perticaresi coltivano con cura questa passione, grazie anche alla scuola di musica che ha i suoi albori negli oramai lontani anni '60. Al piano terra dell'immobile che ospita la scuola elementare sono state infatti allestite stanze insonorizzate, utilizzate nel pomeriggio da bambini e ragazzi, guidati dagli insegnanti: il coordinatore della scuola Ermes Santolini, che insegna gli ottoni ed è anche il maestro della banda dei Minatori, Monica Simoncini (flauto) e Maura Angelini (Clarinetto, sassofono, teoria e solfeggio). Santolini, una vera e propria istituzione in Alta Valmarecchia (come la banda d'altra parte) conferma: "Sì, è vero: qui c'è una grande passione per la musica: in ogni famiglia c'è uno strumento musicale". Gli studenti, evidenzia il maestro Santolini, "non seguono necessariamente le mode: suonare il trombone o la tromba oggi è coraggioso". Alla scuola infatti "facciamo strumenti a fiato e percussioni, comunque chi è bravo ad apprendere può poi imparare a suonare anche altri strumenti". Nessun ragazzo paga: la scuola usufruisce di contributi regionali e fornisce gli strumenti in comodato d'uso. Gli insegnanti ricevono un modesto rimborso, ma è impagabile la soddisfazione nel vedere crescere giovani talenti. Gli studenti vengono poi gradualmente inseriti nella banda dei Minatori: "Reclutiamo gli allievi all'inizio di ogni anno scolastico, c'è sempre una buona risposta, anche se non come negli anni del boom, il ventennio '80-'90".
La banda dei Minatori, dopo il Covid, ha finalmente ripreso le attività: "Prima della pandemia facevamo circa 20 uscite all'anno, ora siamo sulla metà. Ma non ci lamentiamo". L'importante è continuare la tradizione della banda: "Per paesi un po' decentrati come Perticara, dove i punti di incontro per giovani scarseggiano, è importante avere momenti di aggregazione. La banda Minatori, associazione riconosciuta dall'Anbima (Associazione Nazionale Bande Italiana), iscritta al registro delle associazioni di promozione sociale, di momenti importanti di aggregazione ne crea continuamente, sia con la scuola di musica, sia con le prove d'insieme e con concerti ed esibizioni dal vivo", rileva il maestro Santolini: "È bellissimo vedere ragazzini di 10-12 anni che suonano con adulti fino a 70 anni". È la magia della musica, che riesce da sempre a unire tutte le generazioni: a Perticara lo sanno e cullano questa magia con grande amore.