Allevamento Fileni, Indino dice no e accusa i sindaci: 'Mancato il confronto con i cittadini'
Confcommercio Rimini contraria allo stabilimento che, evidenzia, 'Insidia il buon vivere della collettività'

Il presidente di Confcommercio Rimini Gianni Indino esprime la sua contrarietà alla nascita del nuovo stabilimento Fileni alla Cavallara di Maiolo. "Contrari nel merito e nel metodo",dichiara, aggiungendo che "il progetto, di cui abbiamo avuto notizia solamente a cose fatte" metterà in crisi "il concetto stesso di valorizzazione e tutela del nostro entroterra, come valore aggiunto per la Riviera e per il turismo a cui il nostro territorio è vocato". Inoltre, aggiunge Indino, il nuovo stabilimento insidia anche "il buon vivere della collettività e lo sviluppo sostenibile in un’area preziosa sia per i suoi valori storici e culturali, sia per quelli ambientali".
Indino ricorda le criticità di questi allevamenti, "dall'emissione di notevoli quantitativi di ammoniaca e metano nell’aria, agli odori insopportabili, alla moltiplicazione del traffico pesante". Così tale progetto finisce "nella direzione opposta a quanto auspicabile per lo sviluppo e per il futuro della Valmarecchia e di tutto il nostro territorio". Il turismo locale, di tipo culturale, esperienziale, enogastronomico o legato ai cammini e ai percorsi ciclo-turistici è inconciliabile, accusa Indino, "con un allevamento intensivo di quella portata, con vista sulla Fortezza di San Leo e sulla Rocca di Maiolo".
"Quel che mi sconcerta nel processo che ha portato all’approvazione di questo progetto– argomenta Indino –è la mancanza di confronto da parte delle amministrazioni locali con i singoli cittadini e con i rappresentanti delle categorie economiche", in quanto, "un intervento così impattante per il territorio, per i cittadini e le imprese che vi operano quotidianamente doveva essere illustrato nei minimi dettagli e non scoperto a cose fatte". "Mi auguro – chiosa Indino – che le istituzioni possano ripensare a quanto fatto e porre rimedio a quello che a tutti gli effetti è uno sfregio al nostro territorio e al futuro del nostro turismo”.