Il ponte che verrà: la lunga lotta per collegare i due percorsi cicloturistici della Valmarecchia

Oggi i due percorsi si fronteggiano proprio davanti a Saiano con in mezzo il Marecchia che li rende estranei e divisi per la gran parte dell’anno

A cura di Redazione
26 febbraio 2023 06:38
Il ponte che verrà: la lunga lotta per collegare i due percorsi cicloturistici della Valmarecchia - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Fatti e misfatti davanti all'eremo roccioso di Saiano. Si intitola così l'editoriale scritto da Settimio Bernardi per l'associazione Terre dei Malatesta e del  Montefeltro, che ripercorre il travagliato iter che avrebbe dovuto portare alla realizzazione dell'attesa passerella di collegamento tra le due ciclabili del fiume Marecchia. L'aumento dei costi delle materie prime al momento ha infatti "congelato" il progetto, che aveva ricevuto un finanziamento ministeriale.

Fatti e misfatti davanti all'eremo roccioso di Saiano

di Settimio Bernardi*

Il fatto: Saiano,  sulla sponda sinistra del Marecchia ai piedi del castello di Montebello tra Pietracuta e Torriana, da antichissima fortificazione è diventato un santuario oggetto di pellegrinaggio fin dal 1300, meta  di  una venerazione particolare delle genti della Valmarecchia per la Beata Vergine Maria e nel tempo avevano donato alla Chiesa quadri e oggetti preziosi in occasione di suppliche e di richieste di guarigioni.
Il misfatto: nell’ultimo quarto del secolo scorso e per molti anni la Chiesa è stata oggetto di deturpazione e vilipendio, spogliata di ogni donazione, ridotta in stato di incuria e abbandono.
Il fatto: Il maestro Tonino Guerra, rianimatore di tanti luoghi della nostra Valle,  ha preso in carico la situazione e nel 2009, con una delle sue intuizioni, ha convinto lo scultore Arnaldo Pomodoro a restaurare il portale di ingresso della Chiesa, un’opera in bronzo molto suggestiva che rappresenta  il Marecchia con i suoi affluenti, simbolo della Madonna che accoglie i fedeli per condurli fino a Dio. Oggi il santuario è aperto e frequentato dai fedeli e visitato dai turisti.
Il misfatto: il percorso cicloturistico che da Rimini porta a Ponte Messa, per oltre 40 Km, è stato progettato e realizzato dalla regione Marche sulla sponda destra e dalla regione Emilia Romagna su quella sinistra, prima del referendum che ha sancito il passaggio dei sette comuni dell’Alta Valmarecchia in Provincia di Rimini. Oggi i due percorsi si fronteggiano proprio davanti a Saiano con in mezzo il Marecchia che li rende estranei e divisi per la gran parte dell’anno.
Il fatto: l’associazione Terre dei Malatesta e dei Montefeltro ha raccolto il desiderio dei fedeli, degli sportivi e di tutti i cittadini della Valle di collegare i due percorsi e ha aperto una petizione popolare con la raccolta di oltre 5.000 firme dirette alla Provincia di Rimini e all’ Unione e dei Comuni della Valmarecchia. Era la primavera del 2010 e si chiedeva un collegamento per poter frequentare i due percorsi nell’intero tracciato con la conseguente valorizzazione di Saiano.
Il misfatto: nessun riscontro né da parte della Provincia di Rimini né dell’Unione dei Comuni della Valmarecchia, come ben si conviene a chi ama e apprezza questo territorio, ovviamente a chiacchere.
Il fatto: come associazione Terre dei Malatesta e dei Montefeltro, siamo venuti a sapere  (e poi riscontrare  attraverso regolare richiesta di accesso agli atti) che la Provincia di Rimini nel Progetto di Realizzazione di Percorsi Storico – Naturalistici  e Fluviali  lungo   le sponde del Marecchia  (Deliberazione della G.R n.1886 del 06.12.2010 per un importo di €.1.363.940) aveva previsto come intervento n.3  la realizzazione di un “ guado sommergibile per l’attraversamento del Fiume Marecchia in località Saiano del Comune di Torriana –  sponda sinistra –   e in località Pietracuta  del Comune di San Leo  – sponda destra  – per un importo stanziato di €. 209.890. Progetto definitivo- esecutivo – relazione generale e quadro economico approvati.
Il misfatt : l’intervento n.1 e l’intervento n.2 sono stati regolarmente eseguiti come da delibera e da progetto, mentre dell’ intervento n.3 si sono perse le tracce, nessuno ha voluto dirci  che fine  hanno fatto i 208.980 €. già stanziati, secondo il metodo di chi intende il rispetto della democrazia popolare una scocciatura, e il guado non c’è.
Il fatto: noi dell’associazione Terre dei Malatesta e dei Montefeltro non siamo abituati a mollare e anche se la vicenda ha provocato fastidio e scoramento, abbiamo continuato nel nostro intento, trovando aiuto e sostegno dai sindaci di San Leo Mauro Guerra prima e Leonardo Bindi poi, e anche la collaborazione del sindaco di Novafeltria Stefano Zanchini. E il vero miracolo è stato riuscire ad inserire il progetto di un ponte tibetano sul Marecchia nel finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e il Turismo di €. 1.003.619  (Rep.557 del 20.12.2019 ) per migliorie sui siti del Cammino di San Francesco in Valmarecchia nell’itinerario da Rimini a La Verna.  Sono previsti interventi in molti luoghi della  Valle: monastero Sant’Antonio da Padova a Pennabilli, Cella Fausti di San Francesco a Sant’Agata Feltria, manutenzione del cipresso di San Francesco a Villa Verucchio, convento di Santa Croce a Verucchio, chiesa di  Sant’Igne a San Leo. Ma l’investimento più consistente è quello previsto nella scheda n.31 per l’ attraversamento del Marecchia  davanti a Saiano con  €. 600.000,00.
Il misfatto: in quasi tre anni le amministrazioni competenti non hanno redatto il progetto esecutivo, non hanno dato appalto e oggi dicono che purtroppo il ritardo è dovuto al fatto che i soldi non bastano più visti i rincari del settore negli ultimi due anni. A noi semplice gente del popolo  viene da pensare che i ritardi dovrebbero essere addebitati a qualcuno;  che per una Pubblica Amministrazione questo dovrebbe essere un elemento di giudizio politico e fors’anche giuridico; che sul piano personale in molti dovrebbero vergognarsi. Noi continueremo a ricordarlo.

*referente associazione Terre dei Malatesta e del Montefeltro

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