Lavoratori non in regola, poi 'spuntano' i certificati: medico a processo

Deve rispondere di falso materiale e truffa ai danni dello stato

A cura di Redazione Redazione
01 marzo 2023 15:42
Lavoratori non in regola, poi 'spuntano' i certificati: medico a processo - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Un medico riminese di 60 anni è a processo per falso materiale e truffa ai danni dello stato, in relazione ad alcuni certificati medici di idoneità al lavoro rilasciati per i dipendenti di una discoteca. I fatti risalgono al 2017: il locale notturno fu oggetto di una visita dell'Ispettorato del Lavoro e dagli accertamenti emerse, per una decina di dipendenti, l'assenza di certificati, che però spuntarono fuori qualche giorno dopo, con una data precedente a quella del controllo. Da qui la duplice accusa per il professionista: aver preparato una documentazione retrodatata allo scopo di evitare alla gestione del locale una sanzione salata. 

È sulla natura dei certificati medici che ruota la vicenda giudiziaria:  secondo infatti il legale dell'imputato, l'avvocato Piero Venturi, la certificazione non configurerebbe il reato di truffa, in quanto i dipendenti in questione non potrebbero essere classificati come lavoratori notturni: le chiamate da parte del gestore nei loro confronti sono state sporadiche, per qualche weekend; individualmente i dipendenti non accumulerebbero gli ottanta giorni lavorativi annuali richiesti dalla legge. 

La sanzione è prevista infatti per l'assenza di certificati di idoneità al lavoro notturno, ma, secondo la difesa, non rientrando i dipendenti in questa categoria per via del numero esiguo di giorni di impiego, non ci sarebbe la sanzione, la documentazione non  costituirebbe violazione della legge e a quel punto, non essendoci un reato di truffa configurabile, cadrebbe anche l'accusa di falso materiale.

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