Calcio C, Rimini-Pontedera 1-1. Gaburro: 'Con il cambio di modulo abbiamo attaccato meglio'
Il tecnico: 'Nel primo tempo non abbiamo trovato spazi. Il gol di Nicastro da attaccante vero: nessuna colpa'

Il Rimini riacciuffa il pareggio con il Pontedera (1-1) dopo aver visto il baratro (super Zaccagno su Nicastro e non solo) e sfiora il successo che però non si materializza. Un punto che porta a + 4 il vantaggio su Fiorenzuola in caduta libera e la Fermana. Il Rimini è decimo – dentro i playoff – ma in alto ha solo la Lucchese a tiro (-2) mentre il Pontedera è a -4 (i toscani hanno il doppio scontro diretto favorevole). Il campionaro del Rimini entra nella fase cruciale.
Il tecnico Marco Gaburro si tiene stretto il punto: “Alla fine se si mette tutto sulla bilancia il pari ci sta; loro hanno fatto un gol quasi a freddo e sono stati molto bravi e lo svantaggio ci ha complicato la vita. Nel primo tempo abbiamo tenuto molto la palla ma senza riuscire ad attccare il Pontedera in maniera efficace, abbiamo palleggiato tanto ma troppo addosso e per vie centrali non trovando spazi. A fine primo tempo ho chiesto alla squadra di essere più libera, di andare a cercare situazioni offensive perché avevo la sensazione che avevamo dentro qualcosa da dare – è sempre il tecnioco biancorosso a parlare – . Ad inizio secondo tempo abbiamo commesso errori facilitando il Pontedera nelle ripartenze e Zaccagno è stato bravo a ventare le minacce. Nell'ultima mezzora abbiamo cambiato modulo, ci siamo come liberati di testa, siamo stati più aperti, abbiamo semplificato la manovra usando meglio le corsie esterne e da quel punto potevano più vincere che perdere: oltre al gol di Vano su calcio d'angolo abbiamo avuto quattro, cinque conclusioni importanti. Peccato non averla vinta. Alla fine anche il pubblico si sarà divertito perché è stato un match a ritmi alti e con tanta intensità”.
Sul gol del Pontedera a contrastare Nicastro va Pasa. Qualcosa non è andato per il verso giusto?
“Lì ci deve essere Pasa perché Nicastro è staccato, non è sulla linea dei difensori. L'attaccante non sarà alto ma ha molto tempo, ha fatto un gol importante”.
Il vantaggio di +4 su Fiorenzuola e Fermana, fuori dai playoff, è rassicurante?
“Non lo so, mancano tante partite. Ho detto ai ragazzi che queste tre partite, che ora diventano due, sono importanti. Martedì andiamo a Sassari, che viene da due sconfitte, poi giocheremo qua con la Recanatese, che nel girone di ritorno è quarta. Pensiamo prima alla partita di martedì: sarà una battaglia visto che la Torres arriva da due ko di fila”.
Sull'altra sponda Massimiliano Canzi commenta:“E' chiaro che quando vieni rimontato a un quarto d’ora dalla fine resta un po’ d’amaro in bocca, bisogna però essere onesti e dire che il Rimini ha meritato di pareggiare, anche se rimane il rammarico per aver sprecato un paio di occasioni che dire nitide sarebbe un eufemismo. Bisogna accettare il verdetto del campo. Per noi è un pareggio importante perché negli scontri diretti è un punto in più: abbiamo sofferto nell'ultimo quarto d'ora, ma eravamo molto rimaneggiati: non avevo centrocampisti e continuavo a mettere difensori, ci siamo abbassati o ci hanno abbassati”.
Sei under in campo: una scelta obbligata dalle assenze o è la politica del club?
“Erano sei di cui cinque a minutaggio. Noi giochiamo sempre così: come politica del club che io ho accettato al momento del mio ingaggio. Lavoriamo sul minutaggio, ora sono cinque, ora spno sei. Domenica a Sassari abbiamo iniziato con sette under e finito con otto. Siamo abituati”.
ste.fe.