Allevamento Fileni, anche Futuro Verde dice no. E rilancia: 'Tagliamo il consumo di carne'

L'associazione partecipa al dibattito sul nuovo stabilimento della Cavallara

A cura di Redazione Redazione
05 marzo 2023 06:52
Allevamento Fileni, anche Futuro Verde dice no. E rilancia: 'Tagliamo il consumo di carne' - Foto di repertorio
Foto di repertorio
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Anche l'associazione riminese Futuro Verde si schiera contro il nuovo allevamento Fileni in Alta Valmarecchia ed entra nel dibattito, definendolo "tardivo", visto che il progetto "ha già l'approvazione della Regione" e del Comune di Maiolo, che al contrario, lamenta il direttivo dell'associazione, "avrebbero dovuto informare con più tempestività la comunità locale, discutendone insieme".

Oltre a evidenziare il forte impatto dei capannoni sul paesaggio, le preoccupazioni per il traffico di camion al servizio dell'allevamento, per l'aumento di gas e polveri sottili prodotti e in generale per le emissioni dello stabilimento, l'associazione alza l'allerta sulle possibili conseguenze idriche. Due i pozzi che saranno utilizzati dall'allevamento: uno pre-esistente e il secondo da scavare e realizzare. "L'acqua – spiega Futuro Verde – verrà usata per l'abbeveraggio di un enorme numero di animali, e per altre operazioni come il lavaggio e il rinfrescamento dei capannoni. Le stime parlano di 11280 metri cubi di acqua per l'allevamento biologico e 24060 metri cubi per quello convenzionale, praticamente tutti dai pozzi, quindi dalle falde acquifere, in una situazione dove l'acqua è già un bene scarso e prezioso, anche e soprattutto lungo il Marecchia". 

L'associazione si domanda inoltre quale sarà la procedura di scarico dell'acqua dei lavaggi: "Sarà ricca di nutrienti organici di cui l'Adriatico, già eutrofico, può risentire: saranno trattati i reflui?".

Tema centrale della nota di Futuro Verde è ovviamente il benessere animale: "Non vogliamo fare processi alle intenzioni, non sappiamo come verranno tenuti gli animali nell'impianto e, pur con negli occhi le immagini del servizio televisivo di Report, concediamo il beneficio del dubbio. Ma un impianto del genere e gli allevamenti intensivi in generale, con tantissimi animali rinchiusi in interno per la maggior del tempo, potrà rispettare tutte le norme esistenti, ma ha poco a che fare con un'idea di benessere animale che attiene alla garanzia di una buona qualità della vita di questi, prima della macellazione. Un'idea contenuta anche nel Trattato di Lisbona (la costituzione dell'Unione Europea) che riconosce gli animali come essere senzienti".

Infine Futuro Verde mette nel mirino una delle richieste avanzate dalla Regione a Fileni: "entro due anni dalla messa a regime dell'allevamento in esame, dovrà essere presentato al Comune di Maiolo ed alla Provincia di Rimini un idoneo progetto di educazione ambientale/alimentare, che possa portare alla conoscenza delle attività di gestione dell'allevamento biologico da parte di scuole, associazioni e soggetti interessati". Futuro Verde dice no: "Non insegniamo ai nostri bambini gli stessi modelli che ci hanno portato alla crisi ambientale in corso. Diciamo invece loro che se i 2 miliardi di consumatori dei paesi sviluppati tagliassero del 40% il loro consumo di carne, potremmo riguadagnare una estensione di terreni pari a due volte l'India e eviteremmo di buttare in atmosfera 168 miliardi di tonnellate di gas serra".

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