Pugni alla moglie incinta e divieto di parlare in italiano: marito "padrone" a processo
L'uomo ha respinto ogni accusa da parte della donna


La moglie ha denunciato anni di maltrattamenti, lamentando anche di essere stata picchiata, sulla pancia, quando era incinta. Il marito, un 50enne tunisino, è a processo a Rimini per maltrattamenti in famiglia: difeso dall'avvocato Federica Rossi, ha respinto ogni accusa, mentre la Procura ha chiesto condanna a 8 anni di reclusione. La sentenza arriverà al termine della prossima udienza, fissata per l'11 maggio 2023.
L'arresto dell'imputato risale all'estate del 2021: i Carabinieri intervennero dopo che la donna si era barricata in camera, uscendo sul balcone e chiedendo aiuto ai vicini. Riferì, all'arrivo delle forze dell'ordine, delle minacce subite: l'uomo, impugnando un coltello, le aveva detto che l'avrebbe uccisa, o cacciata di casa e che le avrebbe impedito di vedere i propri figli. Successivamente l'attività degli inquirenti e i racconti della donna hanno permesso di ricostruire un quadro accusatorio che ha portato il 50enne sul banco degli imputati. Le violenze, ha denunciato la moglie, sono iniziate nel 2013, poco dopo il matrimonio. Secondo la Procura, l'uomo era un "marito padrone": imponeva alla donna di non parlare in italiano, di non avere contatti con le persone, di non truccarsi e di vestirsi sempre con abiti lunghi.