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Cna Rimini, gare d'appalto pubbliche: solo il 17% accessibile alle microimprese

La burocrazia ostacola la partecipazione delle Pmi alle gare d'appalto

A cura di Redazione
10 marzo 2023 10:49
Cna Rimini, gare d'appalto pubbliche: solo il 17% accessibile alle microimprese - Nella foto l'intervento di Alice Parma Sindaca di Santarcangelo
Nella foto l'intervento di Alice Parma Sindaca di Santarcangelo
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Cna Rimini (Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa) ha presentato lo studio "Appalti pubblici – L'Everest delle piccole imprese", che analizza oltre 6.000 bandi di gare d'appalto nel territorio riminese. Solo il 17% del mercato degli appalti pubblici è accessibile alle microimprese e i bandi superiori a 5 milioni di euro rappresentano i 2/3 del mercato. L'Osservatorio evidenzia anche la burocrazia ostacolante, le diverse normative tra le stazioni appaltanti e la mancanza di trasparenza. L'incontro mira a individuare soluzioni per facilitare la partecipazione delle Pmi alle gare d'appalto pubbliche, come la suddivisione in lotti dei bandi, auspicata anche dagli amministratori pubblici per garantire la qualità delle aziende e la ricaduta economica sul territorio. Tuttavia, il principio di "artificioso frazionamento" limita la suddivisione del lotto. La trasparenza è fondamentale per entrambe le parti, ma il Codice degli Appalti richiede urgentemente una riforma. Le associazioni sono cruciali per aggregare le imprese e favorire la concorrenza con le grandi realtà.

“La suddivisione in lotti dei bandi è il modo per valorizzare le piccole e medie imprese del territorio” ha puntualizzato Davide Ortalli direttore di Cna Rimini “Ma oggi solo il 18% dei bandi, secondo lo studio presentato, garantisce questa opportunità, tra l’altro prevista dalla legge”. 

“La suddivisione del lotto è spesso sotto scacco del principio di “artificioso frazionamento” ha puntualizzato Baldino Gaddi Dirigente del Comune di Cattolica aggiungendo “Tutto ciò in un contesto dove negli ultimi 20 anni si è registrato nella sola Cattolica un aumento del 500% delle opere ma con lo stesso numero di personale negli uffici a cui si è aggiunta la difficoltà di reperire la disponibilità delle imprese per i piccoli lavori”.

Le difficoltà quindi sono  anche di carattere economico “Il Pnrr è un’idea del 2020 con le difficoltà dei prezzi del 2023” ha commentato Mattia Morolli Ass. Lavori Pubblici del Comune di Rimini “Ciò comporta,  rispetto alla progettazione iniziale delle opere, delle inevitabili rinunce per l’aumento dei prezzi e quindi un completamento parziale”. 

Chiaramente è emerso come per imprese e amministrazioni sia fondamentale la trasparenza “Per noi amministratori il primo tema è quello della legalità” ha sottolineato Alice Parma Sindaca di Santarcangelo “Per come è oggi strutturato il Codice degli Appalti è veramente complicato procedere alla divisione in lotti, soprattutto per i comuni non strutturati, perché aumenterebbero le procedure”.

"Le associazioni sono fondamentali nei processi di aggregazione delle imprese" ha rilevato Tonino Barnabè Pres. Romagna Acque "E questo ad oggi è l'unico modo per fare concorrenza alle grandi realtà".

“Le aziende negli ultimi mesi sono state concentrate sui Superbonus e diversi bandi sono andati deserti” ha però ricordato Filippo Giorgetti Sindaco di Bellaria Igea Marina “Ma sono convinto che le PMI, magari consorziate, possano essere un grande valore aggiunto. Spingiamo sull’”obbligo di sopralluogo”, previsto dalla legge, per poter da subito valutare chi sono i nostri interlocutori”.  

“Ho uno staff che fa i salti mortali” ha aggiunto Fabrizio Piccioni Sindaco di Misano Adriatico “Ma è veramente complesso poter intercettare fondi, in particolare quelli del Pnrr ma anche in generale, perché serve più personale e competenze per procedure sempre più complesse. Tempo fa ci dovevamo confrontare il Patto di Stabilità e limitarci a chiudere delle buche, oggi i bandi sono veramente tanti e ci sono risorse ma abbiamo bisogno di più profili negli uffici e competenze aggiornate”

“Sono 7 anni che presento documenti al Miur per partire con i lavori della nuova scuola” ha lamentato Daniele Morelli Sindaco di San Giovanni in Marignano “Ma ancora non siamo partiti con i lavori. Moriremo di burocrazia”.

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