Balneari, concessioni all'asta: 'Migliaia di piccole imprese disperate'

Confimprese Demaniali e Confartigianato Imprese Demaniali: 'Sindacati siano uniti nella battaglia'

A cura di Redazione Redazione
15 marzo 2023 18:51
Balneari, concessioni all'asta: 'Migliaia di piccole imprese disperate' - Immagine di repertorio
Immagine di repertorio
Condividi

«Migliaia di famiglie d' imprese balneari italiane stanno rischiando seriamente di finire al macero. Le associazioni di categoria non perdano tempo in litigi alla disperata ricerca di medaglie per meriti sul campo, lavorino in maniera unitaria per definire insieme al governo i criteri con cui completare la riforma delle concessioni avviata dalla legge sulla concorrenza». È l'appello di Confimprese Demaniali e Confartigianato Imprese Demaniali, per voce di Mauro Vanni e Mauro Della Valle, lanciato alle altre otto associazioni che rappresentano gli imprenditori balneari italiani. «Non c'è più tempo da perdere: i nostri titoli sono in scadenza al più tardi il 31 dicembre 2024, perciò occorre mettersi subito al lavoro e sollecitare il Governo per dare mandato a redigere un decreto attuativo che restituisca ai balneari le certezze sul proprio futuro e riconosca gli investimenti fatti finora. Ma per farlo, occorre mettere da parte le divisioni ed individualismi che finora hanno solo portato danni, sotto agli occhi di tutti», proseguono Vanni e Della Valle, che parlano di un muro di gomma alla proposta di mobilitare gli associati con una manifestazione in piazza e l'invio di una lettera unitaria al Governo. «Si trattava di una semplice annuncio a mobilitarci tutto insieme ed una richiesta di appuntamento, che intendevamo inviare su sollecito di alcuni esponenti politici di primaria importanza – evidenziano – purtroppo anche nei giorni scorsi abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione che le associazioni di categoria pensano più ai loro interessi di bottega che a fare il bene dell'intero settore». 

Da Vanni e Della Valle parte inoltre l'invito al governo ad agire e un appello all'unione delle associazioni di categoria: «Migliaia di piccole imprese familiari sono disperate e rischiano la loro fine. Con questo appello, facciamo un ultimo tentativo: le associazioni di categoria si uniscano intorno a un tavolo, mettano da parte le differenze e lavorino a una proposta unitaria. Se lo scopo di tutti è quello di salvare le imprese, non si capisce perché non si voglia inviare al governo una semplice richiesta di convocazione su una questione più che mai urgente».

Le migliori notizie, ogni giorno, via e-mail

Segui Altarimini