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Da botte e rapina a documenti falsi: la vita turbolenta del moldavo arrestato a Riccione

L'uomo espulso dall'Italia torna nel mirino della giustizia

A cura di Redazione
20 marzo 2023 20:26
Da botte e rapina a documenti falsi: la vita turbolenta del moldavo arrestato a Riccione - Archivio
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Un uomo moldavo di 32 anni, che in precedenza era stato espulso dall'Italia, è stato fermato insieme ai suoi ex compagni di cella mentre si trovava in auto a Riccione. Quando i carabinieri gli hanno chiesto i documenti, ha fornito quelli che i militari hanno giudicato falsi, portando all'arresto.

L'uomo ha avuto problemi con la giustizia in passato: nel marzo 2013 è stato accusato di aver aggredito un commerciante di monete e francobolli di pregio all'interno del suo negozio di numismatica a Cesena e nel dicembre 2014 di aver commesso una rapina in villa a Longiano. È stato condannato in primo grado a 8 anni e in Appello a 10 anni per l'aggressione al commerciante, ma successivamente è stato assolto in Cassazione.

Dopo essere stato trattenuto nella camera di sicurezza della caserma per la notte, il moldavo è comparso davanti al giudice a Rimini. A causa della sua presunta pericolosità, essendo un esperto lottatore di arti marziali, è stato sorvegliato a vista dai militari. Ha spiegato al giudice di essere tornato in Italia per incontrare la figlia piccola che vive a Cesena e ha negato di aver falsificato i documenti, dichiarando di essersi risposato in Moldavia e di aver preso il cognome della moglie.

Dopo che l'avvocato difensore del moldavo, Giuliano Renzi, ha fatto richiesta dei termini a difesa, il giudice ha deciso di fissare la prossima udienza per il 5 giugno e ha stabilito che il moldavo avrà l'obbligo di dimora a Cesena e di firmare tre volte alla settimana.

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