Arbitro di scherma accusato di violenza sessuale su minorenne: processo a giugno
I fatti contestati avvennero a Riccione. Imputato e persona offesa erano in città per i Campionati italiani Cadetti e Giovani Scherma

Inizierà il prossimo 13 giugno, il processo per violenza sessuale a carico di Emanuele Bucca, arbitro internazionale di scherma di 44 anni di Mazara del Vallo, accusato di aver molestato un'atleta 16enne. I fatti contestati risalgono al 13 maggio 2021 e sono avvenuti a Riccione. Imputato e persona offesa erano in città in occasione dei Campionati italiani Cadetti e Giovani Scherma.
Questa mattina (mercoledì 29 marzo) il giudice per le udienze preliminari, Vinicio Cantarini, ha rinviato a giudizio l'arbitro. Secondo le indagini coordinate dal sostituto procuratore, Luca Bertuzzi, e partite su denuncia della presunta vittima oggi maggiorenne, l'imputato ha approfittato della condizione di inferiorità fisica della ragazza, mentre si trovavano in una camera d'hotel, a Riccione, durante i giorni di gare. La 16enne aveva respinto gli approcci e aveva poi raccontato tutto ai genitori. Nel procedimento a carico dell'arbitro a Rimini si è costituita parte civile la ragazza, difesa dall'avvocato Diego Galluzzo, mentre la costituzione di Federscherma non è stata ammessa per mancanza di atto notarile, e verrà riproposta davanti al Tribunale il 13 giugno.
Bucca al momento è sospeso in attesa della definizione dei procedimenti.