Tutelare le eccellenze gastronomiche: Rimini in prima linea contro gli illeciti
L'Assessore Magrini in una nota ribadisce l'importanza dei prodotti locali e l'impegno del comune per la loro tutela

Combattere illeciti, scorciatoie e furbetti per fare in modo che le eccellenze enogastronomiche locali possano essere tutelate al meglio. In una nota stampa l'assessore alle Attività Economiche del Comune di Rimini, Juri Magrini interviene sul 'brand' legato ai prodotti locali che hanno fatto "della tavola romagnola un’eccellenza riconosciuta nel mondo".
“La piadina, il parmigiano di fossa, la mora romagnola, lo squacquerone: sono tanti i prodotti gastronomici di cui la Romagna si può fregiare e per cui è rinomata anche nelle cucine fuori dallo Stivale, dall’Oltreoceano all’Europa" dice Magrini "A questo si affaccia però l’altro lato della medaglia: i tanti, troppi, casi di attribuzione impropria del marchio da parte di imprese e start up." Magrini ricorda il tentativo di una azienda che ha attentato al bene 'mangereccio' più sacro per un romagnolo: la Piadina. "ha provato illegittimamente a lanciare nel mercato il marchio della Piada di Modena, con l’escamotage della città emiliana per far passare il messaggio della garanzia di bontà e qualità del prodotto. Oppure un caso anche in Canada, dove un’altra azienda ha cercato di conferire la dicitura romagnola alla piadina messa in commercio".
"La Commissione europea, a questo proposito, ha adottato dei regolamenti chiari sull’applicazione dei sistemi di qualità per il settore agroalimentare, con sigle quali Dop – Denominazione di origine protetta e Igp – Indicazione geografica protetta. La Regione Emilia-Romagna in questo detiene un primato, con un totale di 44 qualifiche tra Dop e Igp." continua Magrini "Un meritoche è giusto venga tutelato con dei dovuti passaggi e controlli ministerialiaffinché questo settore economico, formato da uno straordinario capitale umano e professionale, sia preservato. Un segmento produttivo che è parte integrante dell’offerta turistica di Rimini e della Romagna, e che dovrà esserlo in scala sempre maggiore, per garantire al turista una vacanza esperienziale completa, a 360 gradi, per fargli vivere la terra romagnola in tutte le sue declinazioni, che vanno dall’enogastronomia al divertimento, dalla cultura alla spiaggia, passando per lo sport."
"Ecco perché" conclude Magrini "come amministrazione comunale, in sinergia con i consorzi e le realtà che gravitano attorno all’universo enogastronomico, continueremo a vigilare e mappare situazioni di incongruenza, furbizia e tentativi di scorciatoia, per far sì che i sapori e saperi delle nostre tavole siano al sicuro, senza il rischio di essere compromessi a livello di reputazione da aziende estere o italiane che li creano con caratteristiche nettamente inferiori rispetto al grado di qualità reale. Una battaglia che non è sinonimo di campanilismo alimentare fine a se stesso, ma che è finalizzata a proteggere un’ampia categoria economica che sta dietro alla produzione di questi prodotti. Prodotti, ricette, che sono d’ispirazione internazionale e che è giusto siano garantiti nella loro qualità, anche ai consumatori saltuari e non esperti”.