Tassa di soggiorno, a Riccione si cambia: più responsabilità per il gestore, pagamenti accorpati
I versamenti passano da 6 a 4 all'anno, snellendo la burocrazia


Il consiglio comunale di Riccione ha dato il via libera alle modifiche al regolamento che disciplina la tassa di soggiorno. I versamenti passano da bimestrali a trimestrali, da 6 a 4, come richiesto dagli operatori del settore alberghiero, che invocavano uno snellimento delle procedure burocratiche. Determinante un emendamento presentato da Federica Torsani (Riccione col Cuore) condiviso da tutta la maggioranza. È stato istituito un tavolo tecnico, composto dall'assessore e dal dirigente al turismo, dai rappresentanti degli albergatori. Inoltre il 5% degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno saranno destinati ad attività di promozione e commercializzazione turistica, concordate proprio dai soggetti partecipanti al tavolo tecnico.
Altra novità, “al fine di sostenere i flussi turistici in periodi diversi da quello estivo e in caso di oggettivi periodi di crisi del settore ricettivo (come ora in conseguenza della guerra in corso) – si legge nel testo della delibera approvata dal consiglio comunale -, la giunta può prevedere periodi di esenzione di otto giorni a cavallo delle seguenti ricorrenze: San Valentino, Carnevale, Pasqua e Ognissanti”. Periodi che vengono ritenuti di bassa o media stagione.
Il regolamento, secondo quanto previsto dall’articolo 180 del Decreto legislativo 34 del 2020, introduce inoltre il ruolo di ‘responsabile del pagamento’ per i gestori e “l’applicazione del regime sanzionatorio tributario per gli inadempimenti riguardanti i riversamenti e la dichiarazione cumulativa”.
Viene infine introdotto “un contributo forfettario da riconoscere ai gestori delle strutture ricettive a copertura delle commissioni pagate alle società interbancarie per l’incasso dell’imposta di soggiorno”. Questo contributo “non può essere superiore all’1,5% dell’importo riscosso e versato al Comune di Riccione” e “sostituisce integralmente la precedente previsione in materia di ristoro per le spese sostenute dagli operatori economici”.