Inglese all'asilo, Comune di Rimini promuove il progetto e punge il Governo
La vicesindaca Bellini: 'Da Rimini la miglior risposta a chi propone di vietare l'utilizzo di parole straniere'


La sperimentazione nel biennio ha dato esito positivo: la lingua inglese sarà inserita nell'offerta educativa delle scuole di infanzia del comune di Rimini. Il progetto non è nato per trasmettere nozioni o impostare una didattica finalizzata all’apprendimento dell’inglese, "approccio che sarebbe inadeguato all’età dei bambini", evidenziano da palazzo Garampi. L’obiettivo è esporre i bambini alle sonorità della lingua inglese nei momenti di vita quotidiani, "in una modalità motivante e piacevole, che si basi su un’immersione naturale ai suoni ed ai significati delle parole, favorendo le modalità in cui i bambini imparano naturalmente le lingue madri".
In questo primo biennio sono state coinvolte dalla sperimentazione tutte le sezioni di tutte le scuole d’infanzia comunali di Rimini a gestione diretta (quest’anno frequentate da 1.256 iscritte e iscritti) per un periodo di quattro mesi ogni anno. Le esperte linguistiche hanno collaborato con le insegnanti, portando l’inglese dentro le attività quotidiane, con una contaminazione verbale (rivolgendosi alle bimbe e bimbi in lingua inglese, con il rinforzo in italiano, dove necessario, delle insegnanti), visiva (con cartelloni, pannelli e anche giochi in lingua) e anche emotiva.
Chiara Bellini, vicesindaca di Rimini, sottolinea che la lingua inglese abbia potenziato, nei bimbi, anche la conoscenza dell'italiano. Fondamentale dunque "realizzare un'equilibrata convivenza tra le esigenze di internazionalizzazione e la legittima attenzione a una lingua ricca come l'italiano". Bellini non fa mancare una puntura al Governo: "Da Rimini la miglior risposta a chi propone di vietare l'utilizzo di parole straniere. Gli anglicismi, come ricordano dall'Accademia della Crusca, sono realmente sempre più diffusi: quasi 9000 quelli presenti nella Treccani".