Supernova, l'evento ha trasformato il teatro Galli: attori e cittadini insieme sul palco da protagonisti
Tante compagnie storiche della Romagna protagoniste della rassegna che ha animato Rimini dal 12 al 16 aprile

Si è concluso "Supernova", il progetto per arti performative curato da Motus che dal 12 al 16 aprile ha invaso con un'occupazione "gentile" il teatro Galli e gli spazi limitrofi. In particolare con Supernova la sala Ressi e le sale della danza e della musica hanno ospitato eventi aperti al pubblico e appunto un palco "rovesciato" che ha accolto artisti e spettatori.
A vivere questi spazi compagnie storiche della Romagna come i Fanny & Alexander di Ravenna e i Masque di Forlì, realtà emergenti come le cesenati Parini Secondo, talentuosi attori e drammaturghi come i riminesi Quotidianacom, danzatori italiani di richiamo come Nanou, Cristina Kristal Rizzo e mk, performer capaci di creare ambienti sonori in cui perdersi come NicoNote, Wang Inc. e le dj di Collettiva Elettronika; ma anche ospiti internazionali come la performer greca Katerina Andreou, dalla svizzera la talentuosa Mélissa Guex accompagnata dal batterista Cie Sumo, e infine la colombiana Susana Botero Santos.
Un programma intenso che ha raggiunto il numero massimo di spettatori per tutti gli spettacoli dove in alcuni casi, come per "Il presente" di Masque, si è dovuto aggiungere una doppia replica per permettere a tutti di assistere alla performance. Numerosissime invece le partecipazioni di un pubblico variegato e curioso alle performance pensate per spazi pubblici come le piazze limitrofe al teatro.
La compagnia Motus in una nota ringrazia "il sindaco Jamil Sadegholvaad, la Direzione dei Teatri e tutto lo staff degli uffici dell’assessorato alla cultura, tutto il personale del teatro Galli e del museo Part Palazzi d'Arte Rimini che hanno accolto con gentilezza e grande curiosità le proposte artistiche di questa moltitudine di performers nazionali e internazionali". Motus estende i ringraziamenti a "Cronopios Eventi per la collaborazione organizzativa e l'indispensabile super visione di Valeria Pari, come alla direttrice tecnica Martina Ciavatta che ha coordinato egregiamente il complesso lavoro di trasformazione degli spazi". Non manca la doverosa citazione per "l'associazione Santarcangelo dei Teatri per l’instancabile affiancamento logistico-produttivo" e per "la Regione Emilia Romagna per il sostegno a questo progetto triennale".