Covid: ecco i luoghi in cui le mascherine rimarranno obbligatorie
Nei reparti di degenza, nelle strutture sociosanitarie, negli ambiti sanitari frequentati da pazienti fragili e in presenza di sintomi


"Le mascherine contribuiscono a salvare vite umane". Così l'amministrazione regionale annuncia le indicazioni fornite alle Ausl del territorio, per definire "con chiarezza ambiti e comportamenti uniformi su tutto il territorio".
Le indicazioni nazionali lasciavano la responsabilità di alcune scelte in capo alle singole direzioni sanitarie, ma l’assessorato regionale alle politiche per la salute ha ritenuto opportuno stabilire una linea di azione uguale per tutte le strutture, da Piacenza a Rimini, nel pieno rispetto di quanto stabilisce l’ordinanza del ministero della Salute.
In Emilia-Romagna i dispositivi di protezione individuale rimangono obbligatori per operatori, visitatori e utenti all’interno dei reparti di degenza delle strutture sanitarie, negli ambulatori e nei centri specialistici a cui afferiscono pazienti fragili o immunodepressi, nelle sale d’attesa delle strutture sanitarie per i soggetti con sintomatologia respiratoria, nelle strutture sociosanitarie e socioassistenziali (strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistenziali, hospice, strutture riabilitative, strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti). La lista completa delle strutture residenziali coinvolte è quella indicata dall’articolo 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017.
Sono esonerati dall’obbligo i bambini di età inferiore ai sei anni, chi abbia patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina e chi non possa far uso del dispositivo perché deve comunicare con una persona disabile.
L’uso dei dispositivi è invece raccomandato all’interno delle sale d’attesa per operatori, accompagnatori e utenti delle strutture sanitarie che non abbiano sintomi respiratori. In linea con l’ordinanza ministeriale, infine, negli ambulatori dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta l’eventuale obbligo è a discrezione del medico.
Infine, i tamponi per la ricerca di SARS-CoV-2 saranno obbligatori per i pazienti che accedono al Pronto Soccorso o al ricovero ospedaliero già con sintomi, o che li sviluppino durante la degenza.