Ai domiciliari l'operaio accusato di aver violentato l'amica della figlia
L'arresto non è stato convalidato per 'insussistenza della flagranza'


Il gip Raffaella Ceccarelli ha concesso gli arresti domiciliari al 47enne operaio indagato per violenza sessuale nei confronti di una 20enne, amica della figlia. L'uomo è stato dunque scarcerato, dopo aver trascorso quattro notti ai Casetti di Rimini. L'arresto non è stato convalidato per insussistenza della flagranza e i domiciliari sono stati considerati misura sufficiente e adeguata. Il gip ha comunque evidenziato un quadro indiziario grave nei confronti dell'indagato, assistito dall'avvocato Gianmaria Gasperoni, che nei prossimi giorni presenterà richiesta per permettere al proprio assistito di tornare al lavoro. Il Sostituto Procuratore Gengarelli aveva invece chiesto che fosse confermata la custodia cautelare in carcere.
La vicenda risale a domenica scorsa (30 aprile): la certezza è che l'uomo, al momento dei fatti, avesse bevuto eccessivamente. Lo ha ammesso lo stesso 47enne davanti al giudice, negando però ogni addebito: secondo quanto riferito ieri (mercoledì 3 maggio) al gip Ceccarelli, era entrato nella camera da letto solo per svegliare la ragazza, fermatasi a dormire nell'abitazione del 47enne e della sua famiglia, dopo aver trascorso con la figlia dell'indagato una serata in discoteca.