Successo del primo ISR International Day: una festa di culture e inclusione

Il pomeriggio del sabato 13 maggio, le famiglie della Comunità ISR si sono riunite nel giardino della International School of Rimini per dar vita al primo ISR International Day. Le nazionalità rappresentate quest'anno sono state dodici: Argentina, Egitto, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Marocco, Norvegia, Svizzera, San Marino, Russia e USA. Visto il successo dell'iniziativa, altre famiglie hanno già espresso il desiderio di ampliare la partecipazione l'anno prossimo con uno stand che rappresenterà il loro paese.

I genitori della ISR, con spirito d'iniziativa, fantasia e creatività, hanno portato manufatti, cucinato cibi e piatti tipici della loro cucina tradizionale, organizzato giochi per i bambini e preparato infografiche sul proprio paese d'origine. Oltre ai genitori, i bambini hanno contribuito al successo dell'evento, dimostrando di non conoscere barriere linguistiche e culturali.

L'evento era aperto a tutti e si è dimostrato un'opportunità per i cittadini di avvicinarsi in modo spensierato ad altre culture. Come scuola internazionale, con studenti e personale provenienti da diverse parti del mondo, questo è un tema fondamentale che vogliamo condividere con il territorio che ci ospita. Uno dei nostri obiettivi è preparare gli studenti ad affrontare le sfide di una società globale senza mai dimenticare la dimensione locale e il contributo che possiamo dare alla comunità e al luogo in cui viviamo quotidianamente.

“L'International Day è un bellissimo modo per dimostrare che il nostro insegnamento e apprendimento unisce le famiglie nella celebrazione della diversità e dell'inclusione”, afferma Janecke Aarnaes, Preside della International School of Rimini. “Insieme ai nostri genitori e ai nostri alunni, incredibilmente creativi, mostriamo alla comunità riminese e a tutta la Romagna il valore unico della nostra scuola. All'ISR, i nostri studenti vengono dotati delle conoscenze, delle competenze, dei concetti, dei valori e della consapevolezza di sé per diventare cittadini globali e svolgere un ruolo positivo nel mondo”.