Rimini, Tar dà ragione a gestore: errata misurazione delle distanze, sala giochi potrà rimanere aperta

Il gestore aveva fatto ricorso al tribunale amministrativo poiché sosteneva che nella misurazione delle distanze ci fosse un errore

A cura di Redazione Redazione
17 maggio 2023 09:39
Rimini, Tar dà ragione a gestore: errata misurazione delle distanze, sala giochi potrà rimanere aperta - Immagine di repertorio
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Il Tar dell'Emilia Romagna ha accolto il ricorso della società che gestisce la sala giochi in via Italia 51 a Rimini, annullando una nota del Comune in cui si negava l'archiviazione del provvedimento di chiusura. Al centro della questione, riporta Agipronews, la legge regionale del 2013 che vieta l'installazione di apparecchi da gioco a meno di 500 metri da determinati luoghi sensibili, in questo caso un campo da baseball e una cooperativa. Il gestore aveva fatto ricorso al tribunale amministrativo poiché sosteneva che nella misurazione delle distanze ci fosse un errore, avendo tenuto conto l'amministrazione di un attraversamento pedonale dove non erano presenti le strisce. I giudici hanno dato ragione alla società ricorrente, spiegando che nel calcolo del percorso pedonale più breve occorre “tener conto delle norme di tutela della sicurezza dei pedoni evincibili dal Codice della Strada oltre che dalle comuni regole di prudenza esigibili, non potendosi effettuare la misurazione basandosi sulla trasgressione, seppure non necessariamente pericolosa, da parte del pedone delle norme del codice della strada per addivenire ad una abbreviazione del percorso”. In questo caso, l'attraversamento pedonale origine della disputa “per quanto normativamente consentito appare sicuramente nella fattispecie per cui è causa pericoloso” poiché “è costituito da ben quattro corsie di marcia ed interessato da un rilevante traffico di veicoli anche pesanti, senza mezzi dissuasivi della velocità”. Per questo il Tar ha accolto il ricorso del gestore, annullando la nota del Comune e il verbale della Polizia Municipale contenente il calcolo delle distanze poi giudicato errato.

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