Maltempo, Gnassi propone Bonaccini come commissario per la ricostruzione

Il deputato riminese: 20 milioni stanziati dal governo pochi, danni per miliardi

A cura di Redazione Redazione
18 maggio 2023 15:23
Maltempo, Gnassi propone Bonaccini come commissario per la ricostruzione -
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Per ricostruire l'Emilia Romagna dopo l'alluvione ci vorranno diversi miliardi, serve perciò un fondo nazionale straordinario, un commissario per la ricostruzione, individuato nella figura del presidente Stefano Bonaccini, e l'intervento dell'Ue con un Fondo di solidarietà. Come riporta la DIRE, ad avanzare queste richieste è il parlamentare riminese del Pd, Andrea Gnassi.

L'assemblea dei deputati dem oggi ha sospeso le attività previste, spiega, per concentrarsi sull'emergenza e la tragedia che ha colpito l'Emilia Romagna. “Ora- manda a dire- serve agire avendo chiaro già uno scenario e il punto di partenza è che ci troviamo di fronte a un evento metereologico senza precedenti per portata ed estensione”.

Gnassi ha in agenda “incontri mirati con le forze economiche e sociali per fare il punto della situazione, una ricognizione dei danni e la relativa individuazione di misure eccezionali per farvi fronte”. E traccia un elenco preciso di priorità che portino alla messa in sicurezza del territorio nel più breve tempo possibile, delle popolazioni e delle attività produttive. “Ma per essere efficaci nelle fasi successive- prosegue- è altrettanto necessario predisporre un piano di sostegni economici per famiglie e imprese e mettere in campo tutti gli strumenti per una ricostruzione che investa sia il territorio che le sue infrastrutture”.

Dunque, le linee di azione passano in primis da un incremento delle risorse e degli strumenti a disposizione. “Il governo a oggi ha destinato 20 milioni- prosegue- ma i danni ammonteranno a diversi miliardi, in attesa di una ricognizione dettagliata si può ipotizzare almeno sei o sette”. Serve poi “una legge speciale, un decreto legge che preveda misure ad hoc quali un Fondo Nazionale Straordinario destinato all'emergenza Emilia Romagna e un commissario per la ricostruzione”.

E la figura che Gnassi e i deputati Pd sponsorizzano è quella del presidente della Regione Stefano Bonaccini, “vista l'esperienza, il ruolo e i risultati sul campo ottenuti dopo il terremoto del 2012”. Tra le misure ad hoc sono poi inclusi gli indennizzi in agricoltura o la deroga al de minimis. Quindi il parlamentare propone un piano pluriennale di messa in sicurezza del territorio con “strumenti anche innovativi quali il credito di imposta attivato al tempo per le banche”.

E ancora: “Solleciteremo il Governo perché chieda all'Europa l'intervento del grande Fondo di Solidarietà Europea- va avanti- che si rivelò fondamentale nel terremoto dell'Emilia, destinando miliardi di euro e risorse adeguate per la ricostruzione”. Infine, Gnassi si dice al fianco della Regione nel sollecitare il governo di prendere provvedimenti d'urgenza relativi a moratorie specifiche quali il rinvio dei termini per gli obblighi di natura contributiva, fiscale e previdenziale o il blocco dei mutui. Infine, “è chiaro- conclude- che l'intera dimensione culturale del Paese degli ultimi 30 anni, a prescindere dai governi, con la quale si interpretava lo sviluppo economico e strutturale debba essere rivista”. L'idea che “costruire e sfruttare il territorio potesse portare più consenso che strutturarlo e investire per prevenire va radicalmente cambiata”. Si propone quindi di assegnare al Ministero dell'Ambiente la competenza sul dissesto ideologico a livello nazionale: “Gli devono essere assegnati risorse e strumenti che non sono mai stati né immaginati, né voluti, né pensati”.

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