Verucchio Calcio, una grande salvezza. Per mister Guerra esordio con i fiocchi in Promozione

I rosanero hanno conquistato la permanenza in Promozione, dopo essere stati all’ultimo in posto

Di Riccardo Giannini

Sembravano destinati alla retrocessione, mestamente all'ultimo posto in classifica, invece il Verucchio Calcio ha sovvertito i pronostici ed è stato protagonista di un'impresa sportiva. Una grande rimonta che ha portato i rosanero alla salvezza matematica nel girone E di Promozione, senza dover affrontare le forche caudine dei playout.  Per Denis Guerra, allenatore dalla lunga gavetta, è stato un memorabile esordio nella categoria, che gli ha fatto valere anche una meritata conferma per il prossimo campionato, già ufficializzata dalla società.

Non c'è nessun miracolo nella risalita dei rosanero, ma solo tanto lavoro di semina che ha portato i frutti dopo un inizio difficile. “Fino a novembre eravamo all'ultimo posto, in una situazione critica. Poi con la vittoria del 12 novembre sul Meldola le cose sono cambiate“, racconta mister Guerra.  La società ha dato fiducia all'allenatore e alla rosa, con i correttivi sul mercato di riparazione. “È stata data fiducia al progetto e alla fine è venuto fuori il premio: la salvezza, l'obiettivo iniziale. Abbiamo sempre messo in campo buone prestazioni, anche quando il risultato non era della nostra. Da novembre fino alla gara con il Torconca del 26 marzo abbiamo fatto dei grandi risultati, tenendo testa a tutti. Poi nell'ultimo mese la squadra non è che abbia mollato, ma si è presa un po' di relax, dopo due anni faticosi. L'anno prima il Verucchio si era salvato solo all'ultima giornata“. 

L'allenatore ha avuto evidenti meriti di questa risalita. Lui evidenzia una sola cosa, il principio che ispira la sua attività in panchina: “L'essere fermi sulle proprie idee, a dispetto di quello che può pensare e dire la gente quando i risultati non arrivano. La fermezza alla fine paga”.  Guerra predilige il possesso palla, il pressing alto, la costruzione del basso, senza soffocare le qualità individuali dei giocatori. Affrontare il campionato di Promozione non è stato semplice, ma l'allenatore ammette di aver approcciato alla categoria serenamente, senza pressioni, alla stessa maniera in cui ha affrontato le esperienze nelle categorie inferiori. “Mi porto dietro l'esperienza fatta con i settori giovanili: con i bambini è più difficile, devi approciare a loro con il massimo rispetto verso le loro richieste”. Ma fondamentale, sia quando si lavora con i calciatori in erba, sia con i “grandi”, è il puntare “al miglioramento invididuale e di squadra ancor prima che al risultato”. E poi tanto lavoro di aggiornamento: “Bisogna stare sul pezzo, con lo studio, con l'elaborazione delle proprie idee”. 

Le idee dell'allenatore ex Novafeltria e Pennarossa hanno trovato terreno fertile a Verucchio, in un progetto che ha come caposaldo l'impiego di giocatori del posto, giovani e meno giovani. “Quest'anno sono stati inseriti diversi elementi nuovi, me compreso, all'interno di un gruppo consolidato”, aggiunge mister Guerra, che elogia i ragazzi “per la massima disponibilità“. “All'inizio – argomenta l'allenatore – abbiamo avuto delle indecisioni, chiamiamole così. Il risultato poi è la miglior medicina per qualsiasi malattia”. 

Le criticità non sono mancate, una riguarda il ruolo del portiere: “Sì, lì abbiamo avuto difficoltà perché abbiamo perso per infortunio l'under Paolini a inizio campionato. Abbiamo tamponato l'emergenza con un ragazzo fantastico, Niederwieser, che veniva ad allenarsi a Verucchio da Bagno di Romagna. Poi a dicembre abbiamo ingaggiato Starna e siamo riusciti a trovare continuità nel ruolo”

A fare da traino al gruppo, tra i veterani, il bomber Indelicato, 7 reti in stagione, fresco di riconferma. Due anni altalenanti, anche per l'emergenza Covid, un infortunio grave e qualche acciacco. Ma la classe dell'attaccante ex Bellaria Igea Marina rimane intatta, così la sua capacità di segnare splendide  reti.  “Un grande atleta e una grande persona, sa allenarsi al massimo e sa essere esempio non solo per l'agonismo, ma anche per piccoli gesti, quali il correggere il compagno che arriva con l'orientamento del corpo sbagliato“. Anche i compagni di reparto si sono fatti valere: Berluti, esordiente in Promozione, ha segnato 6 reti giocando un numero esiguo di gare, l'ex Juniores della Sammaurese Berluti ha totalizzato 5 segnature: “È stata spessa l'unica soluzione per il ruolo di terminale offensivo del mio 4-2-3-1, alla prima esperienza in Promozione si è comportato molto bene”. Ma Guerra tiene a precisare: “Il gioco che impronto io non valorizza il terminale offensivo. Non mi piace affidarmi al bomber unico, perchè se va in crisi, va in crisi tutto il modulo. Anche a Novafeltria avevo tanti giocatori che si inserivano e segnavano”. 

È ora tempo di preparare le prossime sfide, il prossimo campionato. Guerra non ha particolari richieste per il mercato, ma ha indicato alla società di avere attenzione soprattutto per i fuoriquota: “Quest'anno abbiamo avuto difficoltà da un punto di vista numerico, non di qualità dei giovani. Serve un numero di fuoriquota adeguato per ogni ruolo, perché poi acciacchi, infortuni e squalifiche gravano: o devi cambiare ruolo a un giovane, adattandolo, o devi cambiare modulo”. 

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