Botta e risposta tra i consiglieri regionali di Rimini di Lega e Pd, Matteo Montevecchi e Nadia Rossi, in merito alla riunione della Giunta regionale, con il consuntivo sull'alluvione della scorsa settimana.
Il primo è intervenuto parlando di “maltempo eccezionale”, ma criticando aspramente la Giunta: “Per manutenzione, pulizia dei fiumi, rafforzamento degli argini, creazione di invasi, non è stato fatto abbastanza e c'è stata una paurosa sottovalutazione del rischio in quella che è una pianura alluvionale”. Per Montevecchi, la Giunta e il presidente Bonaccini dovrebbero assumersi le proprie responsabilità. Bocciata quindi l'idea di nominare quest'ultimo commissario straordinario per l'alluvione: “Proposta irricevibile, sbagliato far gestire i soldi pubblici della ricostruzione a chi ha avuto precise responsabilità nella gestione del territorio in tutti questi anni”.
Montevecchi attacca anche “gli ambientalisti ecotalebani e gretini che si oppongono a qualsiasi intervento che può fattivamente contribuire alla messa in sicurezza del territorio” e “il fantatismo ecologico di coloro che difendono i diritti delle nutrie che scavano gli argini”:“Romagna annegata anche dall'ideologia green”.
A stretto giro di posta arriva la replica di Nadia Rossi: “La nomina del commissario alla ricostruzione post-alluvione non può essere terreno di rivalsa politica, in Romagna si tratta invece di far ripartire territori e comunità spezzate, come fatto in Emilia nel 2012”. In quell'occasione fu nominato Bonaccini quale commissario di Governo alla ricostruzione. “È una scelta – chiosa Rossi – che va fatta non con logiche politiche e di posizionamento per il futuro, ma unicamente con logiche di pragmatismo e serietà, per ricostruire il prima possibile e bene”.