Tre amici riminesi partono per il Cammino di San Francesco: 'Aiutiamo il convento a rischio per le frane'
Patrick, Matteo e Sara hanno organizzato una raccolta fondi per il convento di S.Francesco a Santarcangelo

Di Riccardo Giannini
Patrick Wild, Matteo Paruscio e Sara Spada sono tre amici riminesi con una grande passione in comune: l'escursionismo. Domani (mercoledì 31 maggio) partiranno da Rimini, destinazione il Santuario della Verna, seguendo il cammino di San Francesco. Cinque giorni di escursione negli scenari dell'Alta Valmarecchia e della Toscana, per vivere un'esperienza indimenticabile e con uno scopo benefico: l'iniziativa infatti vuole sensibilizzare la popolazione, riminese e non, a contribuire a una raccolta fondi per il convento di San Francesco, edificato nel XVII secolo a Santarcangelo di Romagna e gestito dai frati cappuccini. Il convento è a rischio crollo per le frane. “Naturalmente questo cammino è stato organizzato mesi fa, quando i recenti eventi alluvionali erano lontani – spiega Patrick Wild – Le ferite subite dalla Romagna ci hanno colpito nel profondo e diversi di noi, come tanti altri, si sono recati a dare una mano in mezzo al fango. Abbiamo deciso di mantenere il programma originario e di sostenere principalmente e per coerenza i lavori del convento, che ha comunque bisogno di fondi. Invitiamo però chiunque ne avesse la possibilità a contribuire alle numerose raccolte fondi nate in questi ultimi giorni a favore delle comunità alluvionate, in particolare dell'appennino”.
Patrick, potremo rimanere aggiornati sulla vostra esperienza?
“Sì, abbiamo aperto due pagine sui social, una su Facebook e una su Instagram: Rimini La Verna 4 charity. Faremo dei report giornalieri, cercheremo di scrivere anche se ovviamente si tratta di un cammino religioso, di un'esperienza fortemente introspettiva. È un cammino caratterizzato da una spiritualità tale da poter essere affrontato e vissuto anche da chi, laico, è alla ricerca di risposte interiori”.
È un'occasione per te e i tuoi amici per riscoprire angoli e scorci della Valmarecchia.
“Sono luoghi che conosciamo bene, ma questa volta faremo il percorso in modo continuativo. Ci piaceva l'idea di recuperare questo cammino che si sviluppa lungo tutta la Valmarecchia, dalla foce alla sorgente del Marecchia. Volevo ringraziare l'associazione Umana Dimora, che cura il cammino occupandosi della segnaletica, e Franco Borelli dell'Umana Dimora, che mi tiene informato su frane e deviazioni. E vorrei ringraziare anche Monica Gori, autrice delle grafiche che accompagneranno il nostro cammino, che ha accettato con davvero gran cuore di sposare la nostra causa, e tutte le persone che decideranno di contribuire “.
Ed è un'occasione di promozione del turismo sostenibile.
“Sì, ogni giorni saremo nelle piccole attività della Valmarecchia, che in questo momento storico faticano a sopravvivere, come tutte le attività che si trovano nelle aree interne. Coniugeremo il cammino di San Francesco con la riscoperta dei piccoli borghi, delle tradizioni eno-gastronomiche e non solo, sulla scia del turismo lento e sostenibile”.
A proposito di turismo slow e di tutela del territorio, in virtù anche dei tuoi ruoli nella politica hai assunto una posizione fortemente contraria al parco eolico e anche all'allevamento Fileni della Cavallara.
“Sì. È una necessità che invoco da tempo: fare massa critica comune, perché i rischi di compromissione del territorio sono tanti. E in quest'ultimi tempi sono sorte più questioni: ad esempio anche l'ampliamento della discarica di Sogliano. È importante riscoprire un senso comune, che non ci faccia fermare alla difesa del proprio orticello. Non perché non sia importante. Ma è fondamentale tutelare il territorio, cercare di apprezzarne l'unicità”.
INFO Per donare direttamente al Convento dei Frati Cappuccini di Santarcangelo: IT 38 I 07090 004010213226 intestato a Provincia di Bologna dei Frati Minori Cappuccini oppure contribuire attraverso il portale GoFundMe (https://www.gofundme.com/f/convento-dei-frati-cappuccini-di-santarcangelo).