Riaperte le linee ferroviarie tra Bologna, Rimini e Ravenna dopo l'alluvione
Restano ancora chiusi i tratti di linea tra Lugo e Granarolo Faentino e tra Lugo e Lavezzola

Le linee ferroviarie Bologna-Rimini e Bologna-Ravenna via Faenza sono state completamente riaperte questa mattina, grazie agli interventi di Rete ferroviaria italiana per riparare l'infrastruttura danneggiata dall'alluvione. A mezzogiorno di oggi sarà riaperto anche l'ultimo tratto della linea Ferrara-Ravenna-Rimini. Sulle linee in cui sono stati effettuati i lavori, il numero dei treni e la velocità aumenteranno gradualmente. È già disponibile l'intera offerta commerciale dei treni Frecce e Intercity da e per la Puglia, i Regionali veloci Piacenza/Ancona e i collegamenti diretti Bologna-Ravenna via Faenza.
Tra Castel Bolognese e Ravenna è stato attivato ieri un servizio di autobus sostitutivi con fermate a Solarolo, Lugo, Bagnacavallo, Russi e Godo.
Le riaperture di questa settimana consentiranno anche una parziale ripresa del traffico merci, soprattutto verso il porto di Ravenna.
I lavori sono ancora in corso tra Castel Bolognese e Ravenna, una linea già danneggiata dopo la prima alluvione e dove sono stati registrati alcuni dei danni più gravi, in particolare tra Castel Bolognese e Lugo e tra Lugo e Russi. L'obiettivo è ripristinare l'infrastruttura e gli apparati tecnologici entro metà giugno.
Restano ancora chiusi i tratti di linea tra Lugo e Granarolo Faentino e tra Lugo e Lavezzola. Nonostante la complessità dei lavori, Rete ferroviaria italiana si impegna a abbreviare i tempi di riattivazione e a fornire informazioni tempestive in merito. La tratta Faenza-Marradi rimane chiusa per il monitoraggio di possibili frane.
Le Ferrovie dello Stato (Fs) sottolineano che numerosi punti sono stati erosi dall'acqua e hanno trascinato via il pietrisco su cui si trovavano i binari, rendendo necessaria la ricostruzione e la posa di nuove rotaie e massicciata. I cavi di interfaccia con i sistemi di circolazione sono anche danneggiati. Fs sta mobilitando fino a 350 tecnici, 60 mezzi e 21 imprese appaltatrici tramite Rete ferroviaria italiana (Rfi), mentre oltre 550 persone di Trenitalia e Trenitalia Tper sono state coinvolte nell'assistenza in stazione e sui treni.