Truffa dell'appartamento fantasma, per raggirare coniugi usa il Covid come truffa. Condannato
'Non partite, nell'appartamento ci sono persone in quarantena': così 60enne raggirò due coniugi

Durante il permesso premio che gli era stato concesso, dopo una condanna in via definitiva, un 60enne originario di Bari, specializzato in truffe online, è tornato a colpire. L'uomo è stato condannato in primo grado a dieci mesi e a 100 euro di multa per una truffa dell'appartamento fantasma risalente a fine agosto 2021: le vittime, che non si sono costituite parte civile, sono marito e moglie, caduti nella rete di un annuncio pubblicato dall'uomo, come da suo consueto modus operandi, su un portale online. L'inserzione riguardava un appartamento messo a disposizione per affitti brevi. I coniugi si accordarono con l'uomo e gli versarono una caparra di 700 euro, ma il giorno prima della partenza per Rimini, furono contattati telefonicamente dal 60enne che annunciò loro l'impossibilità di soggiornare nell'appartamento, giustificando ciò con l'infezione da Sars-CoV-2 contratta dagli attuali ospiti, impossibilitati quindi a uscire di casa, essendo posti in quarantena.
Il 60enne sparì letteramente, facendo perdere le sue tracce e bloccando ogni possibile contatto con i due coniugi, intascandosi la caparra. Oggi l'uomo, difeso dall'avvocato Leanne Arceci, è rescluso nel carcere dei Casetti di Rimini per scontare una condanna in via definitiva: fine pena è prevista per luglio 2024. Il suo legale ha chiesto rito abbreviato, concluso con condanna in primo grado a 10 mesi e 100 euro di multa. La Procura aveva chiesto condanna a 1 anno, 6 mesi e 800 euro di multa.